Mondo
Somalia: presidente Yusuf esclude negoziati con Corti islamiche
Il presidente somalo, entrato oggi per la prima volta a Mogadiscio, dice no alla strategia della Comunità internazionale
di Redazione
Il presidente somalo, Abdullahi Yusuf, ha escluso negoziati con le Corti islamiche, i cui miliziani sono in rotta in seguito all’intervento dei soldati etiopi. Yusuf e’ oggi a Mogadiscio, per la prima volta dalla sua nomina, alla fine del 2004. In un’intervista concessa ad al Jazira, il presidente somalo ha affermato, tra l’altro: “In merito a trattative con le Corti, queste non si faranno”. Yusuf e’ stato accolto a Mogadiscio dal primo ministro Ali Mohamed Gedi in una citta’ quasi del tutto liberata dalla presenza dei miliziani islamisti. Yusuf e Gedi si sono diretti a Villa Somalia, il palazzo presidenziale nel sud della capitale usato da Siad Barre fino alla caduta del dittatore, nel 1991. In precedenza il governo, per bocca di un portavoce, si era detto disponibile per la formazione di un esecutivo di unita’ nazionale. “La nostra sara’ una politica di riconciliazione. Teniamo la porta aperta e daremo il benvenuto a tutti i partiti somali nell’ambito di un’amministrazione nazionale”, aveva detto Abdirahman Dinari.
In realta’ la strategia del governo transitorio e’ orientata dagli Stati Uniti che, attraverso l’assistente del Segretario di Stato, Jendaye Frazer, hanno sollecitato una trattativa con gli elementi moderati delle Corti islamiche. “Gli islamisti sono benvenuti se deporranno le armi, fermeranno la violenza e dimostreranno la volonta’ di unirsi a noi nella ricostruzione del paese”, ha aggiunto Dinari. Washington ha garantito, tra l’altro, un impegno di 16 milioni di dollari per la creazione di una forza internazionale di pace, condizione posta da Addis Abeba per l’uscita dei propri soldati dal Paese.
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