Non profit
Sono 708 i morti per il terremoto
Lo ha reso noto la presidente Michelle Bachelet
di Redazione

Sono 708 le persone morte in Cile nel terremoto che ha colpito il Paese sabato mattina, ha reso noto il Presidente Michele Bachelet, dopo aver firmato il decreto che trasferisce ai militari il controllo della sicurezza nella regione di Conception, epicentro del sisma, e impone il coprifuoco dalle nove di sera alle sei del mattino.
àa’ superiore ai cinque gradi della scala Richter (ieri sera, un’altra di intensita’ pari a 6,2 gradi). Un ”numero sempre più alto” di persone e’ disperso, ha precisato Bachelet chiedendo l’aiuto dei Paesi stranieri che invece in un primo momento aveva rifiutato. ”Stiamo affrontando una catastrofe di dimensioni impensabili per farcela dobbiamo rimanere uniti”, ha aggiunto dopo essersi riunita per sei ore con i ministri del suo governo e i vertici militari nel palazzo della Moneda, un altro edificio colpito dal sisma, con crepe evidenti. Nel frattempo è stato riaperto parzialmente l’aeroporto internazionale di Santiago.
Già circolano nella rete diversi annunci, si cercano persone disperse. C’è chi posta su Twitter le foto del disastro. E non mancano i commenti, come quello di ‘Fcoraz’ che dice: «Il Cile ha bisogno di Bertolaso».
Gli aiuti di Lula.
Il Brasile farà tutto il possibile per aiutare il Cile colpito dal forte terremoto di sabato scorso. Lo ha assicurato Luiz Inacio Lula da Silva, nel corso del suo consueto intervento settimanale alla radio Colazione con il presidente.
«Faremo tutto il possibile per essere solidali con il Cile, così come lo siamo stati con Haiti. Il Cile ha un vantaggio», ha detto Lula, «è un paese più strutturato che storicamente convive con il terremoto, perciò ha una protezione civile più preparata. È un paese più ricco, le costruzioni sono più solide», ha proseguito. «Ma per quello che sarà necessario noi saremo solidali».
Secondo fonti della presidenza brasiliana non ha subito cambiamenti il viaggio di Lula a Santiago giovedì 11 marzo per l’insediamento del neo-presidente Sebastian Pinera. All’agenzia ufficiale ABR un portavoce ha specificato che il viaggio di Lula sarà
cancellato solo in presenza di una richiesta in tal senso da parte del governo cileno.
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