Mondo
Sos villaggi dei Bambini: ora è tempo di recupero
L'organizzazione ha assistito oltre 100mila persone nei centri attivati tra Somalia, Etiopia e Kenia
di Redazione

Nel Corno d’Africa la siccità che, secondo i dati Onu, ha coinvolto più di 12 milioni di persone, è terminata. Sos Villaggi dei Bambini, presente in Africa dell’Est da 40 anni, ha avviato un programma di emergenza in Somalia, nelle aree di Mogadiscio e Baidoa, a Marsabit nella parte settentrionale del Kenia e a Gode, nel Sud dell’Etiopia.
Anche se, come avvisa Ahmed Ibrahim, direttore nazionale di Sos Villaggi dei Bambini Somalia «non possiamo dire che la carestia è totalmente finita. La sua gravità si è attenuata, ma le cause principali sono ancora presenti, ossia conflitti e insicurezza. A seguito delle piogge stagionali degli ultimi tre mesi, alcune persone sono tornate a coltivare la terra, ma un massiccio numero di persone rimangono sfollate e per loro sono ancora necessari aiuti alimentari e sostegno sanitario. Il livello di malnutrizione in Somalia rimane molto allarmante. Nell’ospedale Sos provvisorio a Mogadiscio arrivano sempre più pazienti e il numero di persone che ricevono cure sanitarie presso il Centro medico Sos al campo rifugiati di Badbado non è diminuito rispetto agosto 2010». Ibrahim continua: «Nella regione di Baidoa la causa principale di tutti i problemi è l’insicurezza. Si impedisce alle persone di coltivare la loro terra, colpendo così la loro capacità di prendersi cura della loro unica fonte di reddito».
In Etiopia, a Gode, dove Sos Villaggi dei Bambini ha aiutato più di 13.000 persone. 4.774 bambini sotto i 5 anni di età sono stati curati attraverso un programma di terapia alimentare e l’ultima distribuzione di cibo avverrà a giugno. Sono stati forniti asini e carretti a 100 famiglie per migliorare l’accesso all’acqua potabile e pulita. È stata ultimata anche la ristrutturazione delle case per 71 famiglie.
A Marsabit, in Kenia, Sos Villaggi dei Bambini ha raggiunto 14.956 persone e il programma di distribuzione di cibo presso le famiglie in difficoltà e nelle scuole si sta concludendo.
Dal luglio 2011 Sos Villaggi dei Bambini ha soccorso in Somalia oltre 72.000 persone. Oggi sono ancora molti i bambini che soffrono di malnutrizione e che hanno bisogno di specifiche terapie alimentari. Il numero degli sfollati rimane alto a livello nazionale, così come il numero di rifugiati nel campo di Badbado vicino a Mogadiscio.
L’Ospedale Sos e il Villaggio Sos vicino alla capitale somala sono considerati sicuri, ma non si prevede nel breve periodo il ritorno dei bambini evacuati a causa degli scontri, così come la riapertura dell’Ospedale.
Sos Villaggi dei Bambini ha fornito i voucher per ricevere viveri su base mensile presso i negozi selezionati a 2.000 famiglie a Baidoa e 1.000 famiglie a Mogadiscio, per un totale di più di 21.000 persone. Sono stati avviati due programmi terapeutici ambulatoriali nella regione costiera e uno a Mogadiscio che ha curato più di 3.000 bambini.
Due terzi dei 135.585 interventi offerti dai Centri Medici Sos nelle quattro sedi tra Mogadiscio e Baidoa, sono stati destinati ai bambini. Nei campi profughi di Mogadiscio e Baidoa sono stati creati tre spazi dedicati in tutto a 926 bambini e sono state formate 20 maestre con l’obiettivo di fornire supporto psicologico ai piccoli che vivono nei campi e che soffrono di ansie e paure post trauma.
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