Cultura
Souad Sbai: nelle moschee qualcuno incita all’odio
Lo ha detto la presidente dell'associazione delle donne marocchine in Italia
di Redazione
«Il problema logistico va risolto ma mi preoccupa chi gestisce le moschee. Se restano nelle mani di Imam fai-da-te la situazione si aggraverà sempre di più. Dentro le
moschee ci sono personaggi che incitano all’odio razziale, alla guerra, al terrorismo». Lo ha detto Souad Sbai, presidente dell’associazione delle donne marocchine in Italia e membro della Consulta per l’Islam Italiano del Ministero dell’Interno, in un’intervista a Radio R101 sulle polemiche per la decisione di trasferire la moschea di viale Jenner a Milano. «Non si possono chiudere gli occhi e pensare che sia solo un problema logistico. È necessario un censimento nazionale delle moschee. È meglio per tutti se la situazione rimane sotto controllo», ha aggiunto Souad Sbai, che quanto alla specifica vicenda milanese ha sottolineato che «pregare per strada tutti insieme sul marciapiede e bloccare il traffico è inaccettabile. Per risolvere il problema meglio localizzare piccoli centri sparsi per la città piuttosto che un’unica grossa moschea con tante persone, anche per non creare dei ghetti».
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