Il nodo del prestiti irresponsabili

Sovraindebitamento, senza risorse i consumatori fragili restano soli

La Camera dei Deputati ha approvato la legge comunitaria che recepisce la direttiva 2023/2225 che ha l'obiettivo di garantire un'adeguata protezione dei consumatori contro i prestiti irresponsabili e l’obbligo di istituire per i consumatori dei servizi di consulenza sul debito gratuiti. Il Governo non ha stanziato per i servizi di debt advice le risorse necessarie, sottolineano Acli, Adiconsum e Movimento consumatori, in grado di affrontare i problemi dei cittadini sovraindebitati o in stato di vulnerabilità

di Alessio Nisi

Sovraindebitamento

garantire un’adeguata protezione dei consumatori contro i prestiti irresponsabili in un ambiente sempre più digitale. Questo l’obiettivo della direttiva (Ue) 2023/2225 il cui contenuto (insieme ad altre direttive sui contratti di credito ai consumatori) è stato recepito in una legge comunitaria approvata mercoledì dalla Camera dei Deputati.

Nessuna risorsa. Tra le novità più importanti a cui l’Italia è chiamata a dare seguito c’è l’obbligo di istituire per i consumatori dei servizi di consulenza sul debito gratuiti e indipendenti, eppure la legge comunitaria delega sì il Governo all’individuazione dei soggetti che possono prestare i servizi di consulenza sul debito (definendo le caratteristiche e le modalità di erogazione per assicurare un servizio indipendente e di elevata qualità), ma senza prevedere nessuna risorsa da dedicare alla creazione e implementazione di questi servizi di debt advice, sottolineano Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani – Acli, Associazione difesa consumatori – Adiconsum e Movimento consumtori – Mc.

Strumenti necessari

I servizi di consulenza sul debito, si fa notare, sono imposti dalla direttiva 2023/2225 quale strumento necessario per prevenire e gestire le situazioni di sovraindebitamento e di difficoltà. La Commissione Ue ha precisato che la loro implementazione ha un impatto positivo per l’intera collettività, perché per ogni euro investito consente, a seconda dei diversi sistemi di welfare, un risparmio da 1,4 a 5,3 euro in costi socioassistenziali.

Assicurare adeguate fonti di finanziamento

Per queste ragioni gli stati membri, dovendo garantire che tali servizi siano facilmente disponibili a tutti i consumatori con spese limitate a loro carico, devono provvedere ad assicurare adeguate fonti di finanziamento individuate dalla Commissione Ue nel 2022 per l’Italia in non meno di 157 milioni di euro.

Operazione inefficace

L’introduzione, a costo zero, dei servizi di consulenza sul debito approvata così rischia di essere un’operazione non in grado di assicurare servizi efficienti per affrontare i gravi ed urgenti problemi dei cittadini sovraindebitati o in stato di vulnerabilità.

Il Governo apra al confronto

Movimento consumatori, Acli e Adiconsum chiedono che il Governo intervenga immediatamente per individuare le risorse necessarie per consentire che tutte le persone interessate possano accedere ai servizi di consulenza sul debito quale strumento per assicurare un dignitoso tenore di vita. Le associazioni auspicano la pronta apertura di occasioni di confronto con il Governo per rappresentare le esigenze non rinviabili dei cittadini indebitati.

In apertura foto di Emil Kalibradov per Unsplash

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