«Ritenuto l’Amministrazione Comunale di non poter restare indifferente di fronte alla tragedia afghana e pertanto manifestare la piena disponibilità all’accoglienza a Caulonia delle famiglie afghane che hanno dovuto abbandonare tragicamente il proprio Paese».
«Con voti unanimi DELIBERA:
1. Manifestare piena disponibilità all’accoglienza sul territorio del Comune di Caulonia dei cittadini Afghani costretti ad abbandonare il proprio Paese a seguito dell’ascesa al potere dei talebani ed evacuati con il ponte umanitario;
2. Formulare atto di indirizzo al Responsabile dell’Area Socio-Culturale affinché si attivi, per quanto di competenza, rappresentando la disponibilità di questo Comune all’accoglienza dei cittadini Afgani evacuati con il ponte umanitario al Ministero dell’interno- Servizio Centrale del Sistema di Accoglienza e Integrazione;
3. Dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo».
Questo lo stralcio della Delibera di Giunta n°224 del 16 settembre firmata all’ unanimità dell’ esecutivo guidato da Caterina Belcastro, avvocato, sindaco dal 2017 della città di Caulonia, provincia di Reggio Calabria. Il primo comune in tutta la Calabria ad adottare questo provvedimento.
Il documento oggi è stato inviato al Ministero dell’ Interno da cui si attende risposta nelle prossime settimane.
È ancora impegnata in una nuova riunione di Giunta, il Sindaco Caterina Belcastro quando provo a raggiungerla telefonicamente per sapere come è maturata la decisione di portare in esecutivo la scelta di farsi paese accogliente per i profughi fuggiti dall’ Afghanistan dopo l’ ascesa al potere dei Talebani.
«Caulonia è il paese dell’ accoglienza, siamo già nella rete dello SPRAR, oggi SIA, da moltissimi anni. I primi, forse, insieme alla vicina Riace ad organizzare l’ accoglienza per i migranti. Per noi non è una novità, tutt’altro. Ma oggi, volta ci è sembrato nuovamente doveroso aprire le porte della nostra cittadina. Davanti a questa nuova catastrofe umanitaria, che è sotto gli occhi di tutti e che ancora una volta vede questo popolo vittima di vessazioni e discriminazioni, soprattutto nei confronti delle donne, non si può rimanere insensibili e tacere quello che sta accadendo o restare semplicemente a guardare. Soprattutto è necessario portare tutti ad una riflessione umanitaria e agire, di conseguenza, come Istituzioni».
Nulla di nuovo rispetto ad una normalità, dove l’ accoglienza diffusa è diventato, nel tempo, un modello consolidato. Mi racconta delle nozze che il 25 luglio scorso lei stessa ha celebrato tra un giovane arrivato a Caulonia quando era sedicenne e oggi, uomo di 26 anni, sposo di una ragazza del posto.
«Il messaggio che vorrei che passasse, grazie a questo atto di delibera della mia amministrazione è soprattutto umanitario. – insite il sindaco Belcastro – Un messaggio di solidarietà verso queste popolazioni che faccia riflettere tutti».
Come pensate di gestire l’ accoglienza delle persone che arriveranno?
«La rete dell’ accoglienza si è sviluppata grazie all’ ospitalità diffusa, utilizzando le case all’ interno del nostro comune, appartamenti dove le persone che arrivano vivono tranquillamente e conducono la loro quotidianità interagendo con la popolazione del luogo. È questo il modello già in atto da anni. Anche in questo caso continueremo a garantire lo stessa modalità di accoglienza».
Sapete già quante persone arriveranno a Caulonia?
«Non sappiamo ancora quante persone sono destinate alla nostra comunità, ma siamo in contatto con il Ministero dell’ Interno che tra qualche settimana ci darà tutte le informazioni, dopo avere approvato la nostra richiesta».
Partecipa alla due giorni per i 30 anni di VITA
Cara lettrice, caro lettore: il 25 e 26 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, VITA festeggerà i suoi primi 30 anni con il titolo “E noi come vivremo?”. Un evento aperto a tutti, non per celebrare l’anniversario, ma per tracciare insieme a voi e ai tanti amici che parteciperanno nuovi futuri possibili.