Andrea è un architetto biellese che ha deciso di trasferirsi a Matera, qui nel 2012 fonda con Mariella Stella il primo spazio di coworking rurale e coliving in Italia, Casa Netural. Arriva a Grottole l’anno successivo e dallo scambio con gli abitanti, in modo particolare con Silvio Donadio, nascono le prime iniziative, come la mappatura partecipata a degli edifici abbandonati, che porteranno nel 2018 alla costituzione dell’impresa sociale Wonder Grottole.
Grottole è un piccolo borgo dell’entroterra materano, negli ultimi decenni ha subito una progressiva emigrazione che ha svuotato soprattutto il suo centro storico: oggi vi abitano solo 300 abitanti, con oltre 600 edifici abbandonati.
Nella visione di Wonder Grottole le case abbandonate, una volta recuperate, diventano la chiave di volta del progetto, per spingere professionisti e non solo ad abitare Grottole, qualche giorno o alcune settimane, purché sia assicurata la voglia di confrontarsi attivamente con la comunità locale, scambiare conoscenze, immaginare nuove connessioni e generare così nella comunità più fiducia nel futuro del proprio paese.
«È quello che è successo con Rocco – ci racconta Andrea (nella foto) – a Grottole lo conoscono tutti, è il parrucchiere del paese, una persona generosa, lui è uno di quelli che crede davvero nel futuro di Grottole, ma c’è un’altra cosa per cui è conosciuto: alleva api. È un grande conoscitore di questo mondo, è stata sua l’idea di costruire un apiario, così è nato Wonder bee&bee. Queste sono le idee che ci piacciono! Perché generano relazioni, mettono in moto la comunità e costringono tutti a cambiare prospettiva».
A dare forma al sogno di Rocco Filomeno è stata utile una residenza speciale a Grottole con Davide Tagliabue, in arte Metrocubo, ingegnere e artigiano esperto di autocostruzioni, e quella di Carlo Roccafiorita, designer e fondatore di Periferica, esperto di rigenerazione urbana. Davide e Carlo hanno animato a Grottole alcuni laboratori aperti alla comunità che hanno portato alla definizione del progetto di una microarchitettura che oltre ad alloggiare le arnie offrisse anche la possibilità di godere di percorsi di benessere, esperienze didattiche e residenziali… senza precedenti. Wonder bee&bee è stata poi autocostruita da Davide Tagliabue e Mariella Gentile insieme a circa 25 volontari.
Sopra l'apiario, sotto una delle nove arnie che lo circodano
Il 25 ottobre 2021, grazie al bando Funder35, è stata lanciata una campagna di crowdfunding per consentire la realizzazione del primo prototipo del progetto. L’obiettivo di raccolta è stato raggiunto grazie a oltre 180 sostenitori e lo scorso 20 maggio, giornata internazionale delle api, è stato aperto per la prima volta Wonder bee&bee.
L’apiario si compone di un’unica stanza da letto circondata da 9 arnie, che ospitano un milione di api, per vivere un’esperienza 100% rurale: il bagno è in una casetta vicina, alimentato con acque di raccolta; la doccia – da campeggio – appesa ad un ulivo si trova all’aperto; per la toilette del mattino sono predisposti un catino e una brocca di acqua.
Nelle immagini alcuni particolari della stanza nell'apiario
Il lancio di Wonder bee&bee è stato programmato insieme con Airbnb, che ha inserito l’esperienza materana nella nuovissima categoria Wow aperta solo qualche giorno prima.
«Quella con Airbnb è una partnership ritrovata – spiega Andrea Paoletti – con loro nel 2019 abbiamo raccolto 280mila candidature di persone che da tutto il mondo chiedevano di poter venire a vivere tre mesi a Grottole per l’Italian Sabbatical. Uno di loro, americano, ha deciso di trasferirsi definitivamente qui. Rocco era uno dei maestri di quell’esperienza, pensa che uno dei “sabbatical”, affascinato dai suoi racconti, ha voluto seguire il suo esempio in Scozia. Questo è quello che sogniamo per il centro storico di Grottole, che diventi un luogo di ispirazione, capace di generare connessioni e nuove economie sul territorio: Wonder bee&bee, ad esempio, ha fatto nascere sul territorio l’esigenza di formare alcuni apiterapisti. Non sappiamo cosa ancora succederà a Grottole, la Wonder bee&bee è una struttura temporanea, progettata per durare tre anni, e poi? Non lo so, non ci interessano le strutture, gli attrattori, ma le relazioni che si creano, te l’ho già detto no? noi non ci occupiamo di turismo, ma di rigenerazione urbana».
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