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Sudan, approvata la nuova costituzione

Si aprono le porte della vicepresidenza all'ex colonnello ed ex leader ribelle John Garang. Non verranno più applicate le leggi islamiche nel sud del Paese.

di Redazione

L’assemblea nazionale del Sudan ha approvato all’unanimità una nuova Costituzione che dà la possibilità a John Garang, ex colonnello ed ex leader ribelle, di essere eletto vicepresidente il 9 luglio come previsto dagli accordi di pace. “Allah Akbar”, Dio è grande: all’assemblea i 286 legislatori si alzano in piedi con le braccia al cielo e festeggiano l’approvazione della Costituzione.

Con la nuova Carta non verranno più applicate le leggi islamiche nel sud del Paese, per lo più cristiano e animista, e scade l’obbligo che il presidente sia musulmano. La Costituzione è stata approvata dopo l’accordo, stretto a gennaio a Nairobi, tra il governo e i ribelli del Sud del Paese che per vent’anni hanno lottato per ottenere maggior autonomia. Il capo dei ribelli Garang, 60 anni, diventerà vicepresidente sabato ( è la prima volta che un cristiano riveste questa carica) e diventerà il partner del generale Omar Hassan al Beshir, con cui si è scontrato e ha negoziato per 16 anni. La nuova Costituzione, per la prima volta nella storia della nazione, garantisce al Sudan la libertà di espressione e di culto. E permetterà al Movimento popolare di liberazione del Sudan di Garang di diventare un partito politico.

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