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Sulla strada, a zaino leggero

Vacanze. Come affrontarle? 1000 idee per l'estate, da 6 a 25 anni. Un inserto speciale con VITA in edicola questa settimana: indirizzi e suggerimenti per un'altra vacanza!

di Edoardo Patriarca

Fra qualche settimana, all?avvicinarsi della chiusura dell?anno scolastico e in occasione delle ferie estive, tanti saranno i giovani che sceglieranno di dedicare alcune settimane delle proprie vacanze frequentando e partecipando alle iniziative delle nostre associazioni. Negli anni l?offerta è indubbiamente aumentata come pure la domanda: ma cosa ci sta dietro e perché accade? Alcuni pensieri e qualche consiglio per l?uso. Alcuni pensieri e qualche consiglio per l?uso. Mi pare sia tornata preponderante e forte tra i giovani l?immagine della ?strada? come metafora della vita, metafora tanto cara alle generazioni degli anni 60. è una propensione positiva che va coltivata e incrementata, un grande antidoto al piccolo cabotaggio, alla voglia di recinto e di ?gruppo ristretto? che dà sicurezza ma non apre gli orizzonti. Al contempo è una grande prospettiva per le associazioni che intendono impegnarsi nella promozione culturale e formativa rivolta ai giovani: stare con loro chiede la messa in discussione dei propri paradigmi culturali e scegliere di avventurarsi sul difficile percorso del dialogo a tutto campo e senza rete. Dunque la metafora della strada. Perché è così affascinante? La vita come strada richiama alcuni tratti che emergono dalle richieste dei giovani che si avvicinano ai nostri mondi. Si sta sulla strada sobriamente e solidarmente con gli uomini e con le esperienze e gli ambienti che si frequentano: lo zaino deve essere leggero altrimenti il passo si fa lento e faticoso e la meta appare sempre più lontana. E gli zaini dei nostri giovani sono talvolta appesantiti da troppi oggetti, da tanta televisione e videoclip, dai rumori della città che impediscono di ascoltare quelli più tenui e veri. è la sobrietà materiale, ma soprattutto mentale che cercano con tanto affanno e impazienza. Sulla strada si vive altresì la solidarietà come incontro vero tra diversi: culture e persone, ambienti ed esperienze, storie e memorie. Essa esige il coinvolgimento di tutti noi stessi, non sopporta il mordi e fuggi, non sopporta il tempo veloce del bip telematico; chiede ascolto dell?altro, finalmente; chiede silenzio e tempi giusti, chiede il coinvolgimento dell?intelligenza ma anche degli affetti e delle mani. E infine, stare sulla strada per essere cittadini del mondo preparati e consapevoli: emerge sempre di più il desiderio di intrufolarsi dentro i problemi e percorrere fino in fondo la via esigente e faticosa della riflessione e dell?approfondimento; è un segnale bello e di grande rilievo rispetto allo stereotipo del giovane ?manifestaiolo? che il mondo adulto impone sui giornali. Manifestaiolo (io dico meno male) ma con la testa sulle spalle. Ai giovani che si avvicinano a questo nostro ?mercato?: accertatevi prima della qualità, verificate per quanto possibile la coerenza tra quanto scritto e quanto realmente proposto, evitate quelle iniziative che nascondono un mero interesse economico, affidatevi ad associazioni conosciute. E indagate soprattutto se avrete l?opportunità di incontrare esperienze e adulti appassionati e colorati, colorati come la bandiera della pace. Buone vacanze.

  • L’inserto 1000 idee per l’estate sara’ porssimamente disponibile anche online, per i soli abbonati a VITA non profit magazine Per tutti gli altri ettori: che aspettate, correte in edicola e “pretendete” Vita

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