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Tavola della pace contro la “legge Balilla”

20 milioni di euro per organizzare corsi di formazione delle Forze Armate per i giovani

di Tavola della Pace

La Tavola della pace si mobilita contro la “legge Balilla” e invita tutti i cittadini a farsi sentire per impedire questo nuovo scandalo.

Approfittando della manovra finanziaria, il governo ha deciso di stanziare ben 20 milioni di euro per organizzare corsi di formazione delle Forze Armate per i giovani. Il progetto era già contenuto in un disegno di legge in discussione al Senato ma con un emendamento alla finanziaria si fa prima.
 
“L’idea del governo – ha dichiarato Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace- è semplice: invitiamo i giovani per tre settimane in caserma, gli facciamo indossare per la prima volta la divisa e gli spieghiamo quanto sia bello far parte delle Forze Armate e andare in missione in giro per il mondo. In questo modo riusciremo a selezionare nuovi volontari per l’arruolamento, ad “assicurare nuova linfa e continuità d’azione” alle associazioni combattentistiche e d’arma e, alla peggio, a promuovere un po’ di sana cultura militare. Dio solo sa, coi tempi che corrono, quanto ne abbiamo bisogno!”
 
Bella educazione! Si tagliano i fondi alla scuola e all’università e s’investe sulla formazione militare dei giovani.
 
I tre ministri sponsor dell’arguta iniziativa (La Russa, Meloni e Tremonti) assicurano che il progetto “si pone nell’ambito delle iniziative per la diffusione dei valori e della cultura della pace e della solidarietà internazionale tra le giovani generazioni”. Straordinario!  E giurano che i corsi non sono diretti alla promozione o all’acquisizione di titoli per l’arruolamento nelle Forze Armate. Poi però la legge precisa che la partecipazione ai corsi sarà riservata ai giovani più bravi, competenti e atletici, che risiedono nelle aree tipiche di reclutamento e che hanno il più alto titolo di studio.
 
“La vera legge Balilla, quella fascista del 1926, era meno discriminatoria!” commenta Flavio Lotti che lancia un appello a tutti i cittadini: “Fai sentire la tua voce. Chiama i parlamentari eletti nel tuo collegio e digli di intervenire subito. Unisciti alla Tavola della pace. Diciamo no alla legge Balilla. E se ci sono 20 milioni per la formazione dei giovani, pretendiamo che siano spesi per educare veramente alla cittadinanza e alla Costituzione ovvero alla pace e ai diritti umani, alla legalità e alla giustizia.”


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