Per arrivare a Bormio bisogna percorrere tutta la Valtellina, dalla parte bassa dove c’è Morbegno, fino alla mezza valle, dove segno due punti irrinunciabili: il negozio di Innocenti ad Ardenno che ha le migliori forme di bitto messe a stagionare insieme ad altre specialità scelte da Fabrizio Innocenti e sua moglie. La seconda sosta è a Berbenno di Valtellina, dove merita fermarsi alla Singela: azienda agrituristica che sforna degli sciatt soavi, che da soli meritano il viaggio. Ma se andate al bar del paese, non vi sembrerà vero vedere due vecchissimi juke box ancora funzionanti che suonano “fiorin fiorello”.
La nostra meta tuttavia è Bormio, che dista ancora una buona ora, forse di più se il traffico è sostenuto. Oltrepassato Sondrio, arriverete in questa enclave turistica affascinante, con montagne dolci, tanto verde intorno e un paese grazioso. Qui andate a trovare Cristina la titolare dell’enoteca Guanella in via Roma 37. Quasi di fronte c’è il punto vendita dell’Amaro Braulio e della Birra Stelvio, mentre nella parte sotto apre le sue porte Il Salumaio, una delle boutique del gusto migliori d’Italia.
A Bormio le terme rappresentano uno spettacolo. Si può scegliere tra i Bagni Nuovi, che è un hotel a cinque stelle e i Bagni Vecchi, che invece è un tre stelle, grazioso, raccolto, ambientato in un vecchio monastero. Vi colpirà la ricchezza dei bagni caldi: all’aperto se il tempo è bello, al chiuso in un percorso di benessere pieno di proposte. Un paradiso, a portata di tutte le tasche, con la cucina dell’hotel Bagni Nuovi che è fatta con amore, da una brigata che annovera un pasticciere molto bravo, ma anche un cuoco che sa fare gli autentici pizzoccheri di Teglio. Anche se non si pernotta, si può passare una giornata a contatto col benessere, oppure cenare nella sala solenne (il Salone dei Balli) serviti come dei re. Al bar, poi, c’è un vero professionista, Ugo, che ha con sé selezioni di tisane, ma anche rhum, whisky e grappe da veri intenditori.
