Riconoscimenti

Tesi sul Terzo settore, assegnato il premio in memoria di Claudia Fiaschi

A Noemi Aondio e Cristiana Perego il riconoscimento per i migliori elaborati di laurea e dottorato. Focus sulla connessione tra fragilità umane e ambiente circostante. La premiazione nel corso di un evento durante il quale è stato presento il volume "Il Terzo settore oltre il fare"

di Redazione

Sono Noemi Aondio e Cristiana Perego le vincitrici della prima edizione di “Terzo-Premio Claudia Fiaschi”, il bando per le migliori tesi di laurea magistrale e dottorato di ricerca sul valore e l’impatto del Terzo settore. 

Il premio, nato per onorare la memoria di Claudia Fiaschi, personalità di assoluto rilievo nel mondo del sociale, scomparsa nel 2024, è un’iniziativa del Forum Terzo Settore, in collaborazione con Corriere Buone Notizie. 

Il premio

Aondio e Perego sono state premiate in occasione dell’evento “Il Terzo settore oltre il fare” durante il quale è intervenuta anche Marta Fabiani, figlia di Claudia Fiaschi. Oltre al riconoscimento economico (1.500 euro per la tesi di laurea e 2.500 euro per quella di dottorato), alle due vincitrici è stata consegnata una scultura realizzata dal laboratorio artistico “Duettando”.

Le tesi vincitrici

“Inner fragility. Un lööch contemporaneo per reimmaginare pratiche nelle comunità montane” è il titolo della tesi di laurea magistrale in Social design di Noemi Aondio (Nuova Accademia di Belle Arti), che ruota attorno al concetto di fragilità, evidenziando la connessione tra la fragilità umana e il territorio circostante, concentrandosi sull’analisi di progetti innovativi nelle aree interne.

“Il progetto di vita nella dimensione abitativa. Percorsi di autonomie possibili in attuazione della Legge 112/16 sul «Dopo di Noi»” è il titolo della tesi di dottorato di ricerca in Architettura, Ingegneria delle costruzioni e Ambiente costruito di Cristiana Perego (Politecnico di Milano). A partire dalla centralità del Progetto di Vita che valorizza l’identità della persona, il lavoro propone un set di strumenti per la co-progettazione di percorsi per la vita indipendente all’interno di un modello di welfare comunitario.

30 candidati al premio

A questa prima edizione del bando hanno partecipato in totale 30 candidati (i dettagli delle tesi che hanno partecipato al Premio e le tesi vincitrici qui). Le domande sono state valutate da un Comitato scientifico del premio composto da Luca Gori, Stefano Granata, Elisabetta Soglio, Paolo Venturi, Stefano Zamagni e Vanessa Pallucchi.

«Anno dopo anno, vogliamo rendere questo premio un punto di riferimento nel mondo accademico e farne una costante e preziosa occasione di apertura del Terzo settore a nuove idee e all’ascolto dei più giovani, come ci ricordava sempre Claudia Fiaschi», ha dichiarato Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore.

«Questa prima edizione del Premio vede vincere due lavori davvero innovativi, che partono dalle persone per metterle poi in relazione con il territorio e da qui ideare e costruire il migliore sistema possibile per lo sviluppo di entrambi. Due percorsi interessanti che ci accompagnano dall’individuale al collettivo, al sociale, evidenziando l’interdipendenza dei due terreni», conclude Pallucchi.

L’evoluzione sociale in un libro

Durante la mattinata è inoltre stato presentato “Il Terzo settore oltre il fare” con cui il Forum Terzo Settore, attraverso i contributi di alcuni dei principali protagonisti e osservatori dell’evoluzione sociale degli ultimi decenni, intende contribuire al rafforzamento culturale e identitario del Terzo settore, guardando al futuro.

Hanno partecipato al dibattito: Luca Antonini (vicepresidente della Corte costituzionale), Andrea Bassi (sociologo), Luigi Bobba (presidente della Fondazione Terzjus), Ledo Prato (segretario generale di Mecenate 90), Ermete Realacci (presidente della Fondazione Symbola), Emanuele Rossi (costituzionalista), Chiara Saraceno (sociologa), Stefano Zamagni (economista).

Nell’immagine in apertura da sx: Stefano Zamagni, Noemi Aondio, Cristiana Perego, Marta Fabiani, Vanessa Pallucchi – foto da ufficio stampa

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