Welfare

Tibet: “rieducazione patriottica” nei monasteri

La questione del programma di rieducazione dei monaci e' stata uno degli argomenti al centro della conferenza stampa organizzata oggi a Pechino dal governo cinese.

di Redazione

La Cina intende rafforzare la campagna di “rieducazione patriottica” nei monasteri buddisti tibetani. Dopo l’annuncio del ministro della Pubblica Sicurezza, Meng Jianzhu, che ha anche parlato di punizioni per i monaci che hanno “minato la solidarieta’ cinese”, la questione del programma di rieducazione dei monaci e’ stata uno degli argomenti al centro della conferenza stampa organizzata oggi a Pechino dal governo per far rispondere alle domande dei giornalisti stranieri una serie di esperti e studiosi governativi di questioni tibetani.

“L’educazione patriottica nei monasteri sta avendo successo nel far crescere il patriottismo e la coscienza civica tra i monaci” ha sostenuto il professor Dramul, direttore dell’Istituto degli studi religiosi del Consiglio di Stato, che ha ammesso che lo scopo della rieducazione e’ combattere “le infiltrazioni secessioniste straniere”. Durante la conferenza stampa, che rientra nella nuova offensiva mediatica di Pechino che oggi ha permesso a 26 giornalisti stranieri di 19 testate, e’ stato sottolineato – riporta l’agenzia cinese Xinhua – come gli “studiosi di Tibet siano arrabbiati per la rivolta avvenuta a Lahsa il 14 marzo”.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.