Famiglia

Torino 2006 anche per i disabili. Sestriere vi stupir

Parla Tiziana Nasi, presidente delle Paralimpiadi: "Progressi straordinari".

di Paolo Manzo

“Di gare di sci normali nella mia vita ne ho viste tante, forse troppe. Ma le gare per disabili sono davvero entusiasmanti”. Tiziana Nasi è la presidente della Federazione italiana sport disabili Piemonte, gestisce da anni la stazione sciistica di Sestriere ed è nipote dell?avvocato Agnelli. Ma è, soprattutto, la presidente del Comitato per le Paralimpiadi Torino 2006. Un ruolo che la occupa a tempo pieno e di cui è orgogliosissima. «Mi appassiona molto ciò che sto facendo, ma è normale: chi s?avvicina allo sport disabili resta affascinato nel vedere le capacità tecniche e fisiche di questi ragazzi che hanno perso una o due gambe, o sono ciechi».
Vita: Cosa l?ha colpita di più dei ragazzi disabili?
Tiziana Nasi: Che prima sono atleti e, poi, sono anche disabili. Non sono disabili che fanno sport, ma sono atleti che, per caso, sono anche disabili. Si muovono e agiscono in un modo che ti fa dimenticare che sono in carrozzina, ciechi, con una protesi o che camminano con una sola gamba. Poi mi ha colpito la loro motivazione: fanno sport per far sapere ai ragazzi disabili che non trovano il coraggio di uscire di casa che, invece, vale la pena farlo. Perché, ed è questa la loro testimonianza, si può vivere in maniera così normale da fare addirittura una discesa libera sulla stessa pista sulla quale corrono i campioni olimpici normodotati.
Vita: A Torino 2006 ci sarà anche il biathlon, disciplina che abbina il fondo al tiro. Com?è possibile che un non vedente, per esempio, possa parteciparvi?
Nasi: È molto semplice: con una guida, delle speciali fibre ottiche e un ausilio sonoro. I non vedenti fanno il percorso di sci di fondo con una guida che li accompagna con la voce. Poi, una volta giunti al poligono, l?atleta lascia la guida ed è affidato a chi presiede la postazione dello sparo, che gli dà le indicazioni e, più il colpo è in linea col bersaglio, più il suono emesso dal bersaglio sarà acuto.
Vita: Il Segretariato sociale Rai si dà molto da fare nel seguire gli sport disabili?
Nasi: Certo, e sono sicura che la Rai seguirà le Paralimpiadi benissimo. Ho visto la trasmissione Sportabilia, condotta da Lorenzo Roata che conosco personalmente dai tempi di Sidney. Là s?innamorò dello sport disabili e credo che si sia battuto in prima persona per riuscire ad avere questo programma, con il supporto del presidente della Federazione, Luca Pancalli. A Sestriere poi avremo orari migliori rispetto a Salt Lake e ci saranno sia le dirette che le sintesi serali.
Vita: Il suo sogno?
Nasi: Che le Paralimpiadi servano soprattutto per il dopo. Non dovrà essere un bel film, che dura lo spazio di un attimo. Che Torino vada molto oltre Torino…

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