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Torino, cresce l’impegno di Fondazione Crt

L'ente guidato da Fabrizio Palenzona, da aprile tornato alla guida, presenta un Piano per il 2024 che registra maggiori investimenti in cultura, educazione, innovazione e sociale per l'8,3%. «Potenziaremo l’impatto generato direttamente e attraverso i propri bracci operativi per ridurre la forbice delle disuguaglianze sociali e delle povertà e creare nuove opportunità di crescita per il territorio», dice il presidente

di Giampaolo Cerri

Salgono a 65 milioni di euro (+8,3% rispetto ai 60 milioni del 2023) le risorse che la Fondazione Crt metterà complessivamente in campo, nel 2024, a supporto della propria missione strategica per lo sviluppo dei territori. Lo spiega una nota dell’ente guidato da Fabrizio Palenzona (foto sotto, ndr).

«Il Documento programmatico previsionale – Dpp per il prossimo anno», si legge nel comunicato, «approvato oggi all’unanimità dal consiglio di Indirizzo, consolida e rafforza l’attuale quadro di attività della Fondazione in ambito culturale, sociale, dell’istruzione e della ricerca e, nel contempo, apre a modalità innovative di intervento in una prospettiva pluriennale e lungo tre traiettorie in particolare: investimento sui giovani, valorizzazione delle eccellenze della filiera agroalimentare, tutela dell’assetto idrogeologico». L’approvazione del Dpp è accompagnata da un commento dello stesso Palenzona che, dall’aprile scorso, è tornato alla guida dell’ente: «I risultati della gestione ordinaria di bilancio superiori agli anni scorsi», spiega il presidente, «consentiranno alla Fondazione Crt di potenziare l’impatto generato direttamente e attraverso i propri bracci operativi per ridurre la forbice delle disuguaglianze sociali e delle povertà e creare nuove opportunità di crescita per il territorio».

Confermato l’investimento in Ogr

Confermato, «in una logica di gruppo che ricomprende tutti i propri enti strumentali», lo stanziamento di 5 milioni di euro per i programmi di innovazione tecnologica, di promozione dell’arte e dell’inclusione portati avanti dalle Officine Grandi Riparazioni – Ogr Torino, «con l’obiettivo di far crescere il capitale culturale, sociale ed economico del territorio». Toccano poi quota 8 milioni (+77,8% rispetto ai 4,5 milioni del 2023) le risorse «per la sperimentazione di interventi con modalità innovative» tramite la Fondazione Sviluppo e Crescita Crt e la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea Crt, che, prosegue la nota, «potrà riposizionare la propria attività con il coinvolgimento dell’intero territorio».

Tre le direttrici di sviluppo progettuale su cui Fondazione Crt lavorerà, in un’ottica intersettoriale e con una possibile evoluzione pluriennale.

Tre direttrici di lavoro

Si tratta del «potenziamento e la messa a fattor comune delle iniziative di promozione e diffusione delle eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche regionali, con una componente di ricerca e sviluppo che valorizzi l’apporto delle istituzioni accademiche specializzate»; del supporto «a progetti di investimento di lungo periodo per la tutela dell’assetto idrogeologico del territorio, l’efficientamento della gestione delle acque e la salvaguardia delle risorse idriche, in collaborazione con le strutture di ricerca come gli atenei e il Cnr, gli enti locali e le agenzie pubbliche di riferimento» e, infine, de «l’investimento sulle fasce più giovani della popolazione, attraverso interventi ad ampio spettro capaci di intersecare welfare, istruzione, cultura». Si tratta, in questo caso, di iniziative «al supporto alle famiglie con figli in età prescolare al rafforzamento dell’offerta formativa nel ciclo dell’obbligo, dal contrasto alla dispersione scolastica al potenziamento della coesione delle comunità nell’ottica di una sempre maggiore apertura e inclusione».

Complessivamente, incluso il già citato contributo a Ogr, gli stanziamenti alle aree Welfare e Territorio, Arte e Cultura e Ricerca e Istruzione, salgono a 57 milioni.

Col Terzo Settore per le esigenze del territorio

Nello specifico, 18 milioni saranno impegnati per costruire «anche con il Terzo Settore, risposte sempre più mirate alle esigenze sociali del territorio, per un impatto maggiore sui fronti della disabilità, della povertà educativa ed economica, della cura dell’infanzia e delle famiglie, del servizio di trasporto sanitario di emergenza, della salvaguardia dell’ambiente».

La Fondazione Crt, sottolinea la nota, «porterà avanti le progettualità a regia propria per l’inclusione (anche con il coinvolgimento di mondi sempre più ampi della società civile, compreso il settore profit) e per il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità, delle loro famiglie e delle comunità».

La sede della Fondazione Crt a Torino – foto Pino Dell’Aquila

Confermato il presidio di due ambiti particolarmente critici, come il contrasto della povertà educativa minorile e della povertà economica: il primo attraverso la partecipazione all’apposito Fondo nazionale e in collaborazione sempre più stretta con le altre 13 fondazioni riunite nella Consulta del Piemonte e della Liguria; il secondo, tramite la Fondazione Anti Usura La Scialuppa Crt onlus, con un rafforzamento della sua rete periferica e la strutturazione di un rapporto organico con le realtà del microcredito sociale. Insieme alla Fondazione Ulaop Crt onlus, focalizzata sulla cura dell’infanzia e il supporto alla genitorialità, «continuerà a dialogare con il territorio per la rilevazione dei bisogni delle famiglie, favorendo la costruzione dei servizi loro dedicati in ambito sociale, educativo, culturale e ricreativo, e sperimentando nuovi modelli organizzativi co-progettati con le istituzioni locali per conciliare i tempi di vita-lavoro». Proseguirà, inoltre, nel sostegno al sistema del trasporto sanitario di emergenza e della protezione civile e promuoverà il territorio con partenariati strategici a livello europeo e internazionale. 

Cultura ed educazione

Passando alla cultura, 17 milioni saranno allocati «per rafforzare il comparto attraverso il sostegno alle istituzioni museali, alle attività espositive e al sistema dell’arte contemporanea, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico, storico e paesaggistico per una più ampia fruibilità pubblica dei beni, il rilancio dello spettacolo dal vivo, puntando al coinvolgimento di artisti emergenti e incoraggiando gli operatori del settore ad adottare soluzioni per promuovere la più ampia integrazione e inclusione sociale».

Ulteriori 17 milioni supporteranno le attività educative e formative a tutti i livelli (dalla scuola primaria al post-laurea), la ricerca scientifica e tecnologica, il Fondo per la Repubblica digitale promosso da Governo e Acri, il sistema territoriale degli atenei (Statale di Torino, Politecnico, sedi di Torino e Mondovì, Piemonte Orientale, Scienze gastronomiche e Università della Valle d’Aosta).

«Sarà ampliata», conclude la nota, «l’offerta di attività di doposcuola e centri estivi con particolare attenzione alle esigenze di bambini e ragazzi fragili e al disagio giovanile, e le progettualità della Fondazione Crt dedicate ai talenti evolveranno anche nella direzione della formazione professionale». 

Nella foto di apertura, di Fabio Bucciarelli per LaPresse, le Officine Grandi Riparazioni – Ogr nel 2010, prima che, tre anni dopo, Fondazione Crt le acquistasse, provvedendo alla riqualificazione.


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