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Tra pascoli e grotte, l’incanto della Majella

di Gabriele Desiderio

Lama dei Peligni è situato a 669 metri d’altezza, mentre il suo territorio si estende dai 300 metri del corso del fiume Aventino agli oltre 2.500, quota dei Piani di Monte Amaro, sulla Majella. Si tratta di un territorio percorso da fiumi e coperto di boschi, uliveti, campi coltivati e pascoli d’alta quota, che fu abitato sin dalle origini, come evidenzia il rinvenimento dei resti del cosiddetto «uomo della Majella», risalente al Neolitico. Merita una visita la Grotta del Cavallone, nel cuore del Parco nazionale della Majella. Attorno alla grotta, per migliaia di ettari, non esiste alcun edificio e nessuna strada, ma solo pascoli, valli selvagge e altissime pareti rocciose. L’ingresso è situato nella incantevole valle di Taranta Peligna.

SAPORI: Tra le peculiarità gastronomiche locali segnaliamo: la sfogliatella lamese, dolce tipico, con riconoscimento regionale, le pizzelle lamesi e i tarallucci di Natale. Ottima la carne cucinata alla “cif e ciaf” e le pizz’onde, frittelle di farina. Da gustare il vin cotto lamese e il liquore di genziana tipico della Majella.

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