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Trani, l’ennesimo fronte
Berlusconi formalmente indagato dalla procura pugliese. Polemiche e reazioni sui quotidiani di oggi
di Redazione

Concussione e violenza o minaccia a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario. Le accuse nelle carte dell’inchiesta. La difesa del premier: violata la legge
- La rassegna stampa si occupa anche di:
- DEPUTATI
- GIOVANI E CHIESA
- IMMIGRAZIONE
- FRANCIA
- GIOCHI
- FILANTROPIA
- RAZZISMO
- CLIMA
“Berlusconi indagato attacca i pm”. Apre così il CORRIERE DELLA SERA di oggi. I fatti: Silvio Berlusconi è formalmente indagato dalla procura di Trani nell’inchiesta Rai-Agcom per concussione e per ‘violenza o minaccia a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario’ (articoli 317 e 338 del Codice penale), reati che sarebbero stati compiuti ai danni del Garante per le Comunicazioni. Assieme al capo del governo, sono indagati anche il commissario dell’Agcom, Giancarlo Innocenzi (nei suoi confronti la procura ipotizza il reato di favoreggiamento personale, in relazione alle dichiarazioni fatte nel corso di un’audizione dinanzi agli investigatori in cui avrebbe negato di aver ricevuto pressioni da Berlusconi per chiudere Annozero) e il direttore del Tg1, Augusto Minzolini (rivelazioni di segreti inerenti a un procedimento penale: Minzolini non avrebbe osservato il divieto imposto dal pubblico ministero, Michele Ruggiero, di non rivelare a terzi il contenuto dell’interrogatorio a cui fu sottoposto a Trani il 17 dicembre 2009 nell’ambito delle indagini sulle carte di credito American Express). I servizi interni vanno dalla pagina 2 alla 6. “Berlusconi va all’attacco: «A Trani violano la legge»”, dice a pag 2. Questa la tesi del premier: «Sono innanzitutto scandalizzato perché a Trani ci sono state palesi violazioni della legge, è un’iniziativa grottesca e a fini puramente mediatici». E ancora: «c’è un diritto del presidente del consiglio di parlare al telefono con chiunque senza essere intercettato anche surrenttiziamente come, invece, avviene qui». IL CORRIERE apre una finestra anche su Santoro: «Ha passato la giornata ad ordinare carte, lettere, documenti protocollati, fax. Michele Santoro stamattina vola a Trani per essere sentito dai giudici: davvero c’era un disegno per chiudere Annozero? Per cancellarlo dal palinsesto? Adesso il «papà» della trasmissione di Raidue cercherà di dimostrare quanto e in quale maniera si sia cercato di ostacolare la trasmissione. Anche con procedure anomale. Piuttosto anomale. Ci sono carte per documentare i bastoni tra le ruote che sono stati messi per la puntata quando la protagonista è stata Patrizia D’Addario, l’escort che andò con il presidente del Consiglio. Documenti per la puntata dedicata al caso dell’avvocato Mills. Altri per la trasmissione sul pentito Spatuzza. La verità è che nemmeno Michele Santoro sa bene che cosa gli chiederanno stamattina i giudici. All’inizio non sapeva proprio nulla, nemmeno immaginava l’argomento». A pag 6 infine l’autodifesa di Minzolini: «Non cambio, vado avanti sia per la linea sia per i cambiamenti che ho apportato al tg». Il direttore del Tg1 ricorda che il prodotto deve stare sul mercato: «Preferisco essere cacciato per la linea ma non perché il prodotto non è all’altezza. Comunque penso di essere equilibrato: lo vedo dagli ascolti». E sui rapporti col premier: «Non c’è assolutamente un filo diretto, dal mio insediamento l’avrò sentito 5 o 6 volte»). Tutti i politici chiedono – sottolinea – «c’è chi telefona e chi mi fa telefonare, ma lo fanno tutti. Sono tutte cose banali che avvengono per i direttori Rai e per tutti i direttori, forse anche al Corriere della Sera».
“Rai, ecco le accuse a Berlusconi”: è l’apertura odierna de LA REPUBBLICA che all’inchiesta di Trani dà molto spazio. Quattro pagine e due commenti. Inizia Gianluca Luzi riferendo la situazione: i magistrati hanno chiarito la posizione degli indagati e le ragioni. Il premier è indagato per concussione e minacce; Innocenzi dell’Agcom per favoreggiamento personale, Minzolini per rivelazione di segreti inerenti a un procedimento penale (uscito dall’interrogatorio, secretato, ha subito chiamato un politico del team di Berlusconi). Il premier risponde lanciando le solite accuse a sinistra e magistrati (e parlando di «clima avvelenato»). «Se non gli piacciono certe trasmissioni usi il telecomando e cambi canale» ironizza Bersani. Intanto il ministro Alfano ha mandato a Trani un’ispezione classificata come «chiara interferenza» dal Csm. Alcuni componenti del quale hano scritto una lettera al vicepresidente Nicola Mancino per capire le ragioni dell’iniziativa. Il sospetto è che l’iniziativa di Alfano miri solo a capire quali siano esattamente gli addebiti a Berlusconi. All’interno del Csm però c’è anche la questione di Cosimo Ferri: presiede una commissione del Csm ed è stata intercettato in conversazioni con Innocenza, nelle quali gli dava suggerimenti e consigli. Lui professa totale innocenza. «Non ho ritenuto e non ritengo tuttora che un’interlocuzione del genere possa avere rilevanza negativa di alcun tipo». Sul fronte televisivo, Serena Dandini ha deciso di rimandare, stasera, in onda l’intervista al fondatore de LA REPUBBLICA, Eugenio Scalfari: «Non è piacevole rientrare nelle ossessioni del presidente del Consiglio… Trovo tutta questa storia abbastanza anormale per un paese democratico». A chiudere due pagine sulla decisione del Cda Rai di non far ripartire i talk. Il Cda in realtà è spaccato e ha dato mandato all’ad Masi di verificare con la Commissione di Vigilanza. Una specie di scaricabarile. Quanto ai commenti, durissimo Giovanni Valentini: “Democrazia oscurata”. «Siamo ormai alla pantomima, alal sceneggiata. E non diciamo pagliacciata per un minimo di rispetto residuo nei confronti delle istituzionoi e del servizio pubblico radiotelevisivo…». In questa vicenda che danneggia la Rai, «c’è tutta la protervia di una teledittatura». Il secondo, di Guido Crainz (“Le regole nel paese di Alice”) la prende più alla larga, analizzando l’idea di democrazia sostanziale e non formale propugnata dal premier in queste ultime settimane.
Sulla vicenda intercettazione e relative indagini al premier per concussione IL SOLE 24 ORE schiera l’inesauribile Stefano Folli. Lapidario nel giudizio: «la prospettiva più probabile è che tutti gli attori di questo dramma un po’ assurdo escano sconfitti, sullo sfondo di un panorama di macerie». Gli attori a cui fa riferimento il commentatore sono ovviamente Berlusconi, l’opposizione e la magistratura. «Un guerra dei vent’anni» la definisce Folli, il confronto tra premier e magistratura, in cui l’opposizione avrebbe brillato per la mancanza totale di una linea politica autonoma. «Situazione intollerabile» invece la definisce l’avvocato di Berlusconi, l’avvocato Niccolò Ghedini, nella lunga ricostruzione di Vito Giannoccaro a pagina 18, di cui è presente un lancio in prima. Intanto il ministro della giustizia cerca di tranquillizzare tutti: «gli ispettori (mandati dal ministro a Trani, ndr) vanno a Trani per svolgere il loro lavoro da magistrati, perché tali sono. Non devono – sottolinea – non possono e non vogliono interferire nell’inchiesta».
“Silvio accusato di tutto: manca solo l’abigeato” è il titolo del editoriale di Vittorio Feltri su IL GIORNALE che vorrebbe andare «giù piatto come il ministro Bondi, invece « siamo più prudenti, non essendo protetti da alcuna immunità, possiamo solo dire di esser basiti davanti alle ultime notizie provenienti da Trani. Qui oramai è tutta un’indagine e ci dobbiamo rassegnare alle ripetizioni». Feltri torna su alcune vicende dove alcuni giornalisti, da Brachino al “suo” Vittorio Macioce hanno ricevuto avvisi da parte della magistratura o dall’Ordine dei giornalisti, categoria che « gode delle disgrazie dei colleghi». Feltri porta esempi di giustizia a senso unico che riguardano IL GIORNALE come il caso Boffo e il caso Feltri-Palazzo Grazioli-LaRepublica, ma anche la vicenda della Stampa e di Italia Oggi dove Luca Ricolfi ha contestato alcune dichiarazioni che Scalfari gli aveva attribuito, ma il fondatore di Repubblica non ha ricevuto alcun avviso o bacchettata. Cavalcando l’onda dei due pesi e due misure IL GIORNALE pubblica lo sfogo del ex ministro Mastella «Solo mia moglie in esilio , è una persecuzione». Mastella ritiene «assurdo che la sua Sandra candidata alle regionali a Napoli e a Benevento sia costretta a fare campagna elettorale a distanza mentre il candidato dl centrosinistra Vincenzo De Luca anche lui con problemi giudiziari, va in giro tranquillo».
“Talk sciò”, questo il titolo de IL MANIFESTO che gioca con la lingua italiana e l’assonanza con «Talk show». Nella sua apertura il quotidiano mette insieme sia la ratifica del Cda Rai dell’«oscuramento dei programmi politici per proteggere un leader che non regge il confronto televisivo» e l’inchiesta di Trani dove la procura «conferma che il premier è indagato per concussione e minacce. Minzolini per fuga di notizie. E sull’inchiesta dei magistrati piombano gli ispettori del ministro Alfano». Nelle pagine interne (due quelle dedicate al tema) si passa dal titolo principale «Premier nei guai Le nuove accuse» che racconta la parte giudiziaria del caso al commento siglato r.pol. «Il solito complotto copre astensione e alleati in rivolta». «Complotto, persecuzione, accanimento giudiziario e mediatico. Silvio Berlusconi non sa più che termini usare in un copione che va avanti identico ormai dal 1994 (…) Berlusconi insiste nei toni da fine di mondo che ha scientemente deciso di usare dopo il calo nei sondaggi degli ultimi mesi» e non si dimentica di fare riferimento ai risultati francesi «L’incubo francese è troppo vicino per passare inosservato. La manifestazione di sabato serve a serrare i ranghi di fronte alle telecamere e ai tanti vicerè pidiellini che popolano lo stivale….»
L’apertura di AVVENIRE titola con un secco “Sotto indagine”, mentre nell’occhiello i toni salgono: «Le intercettazioni di Trani generano gravi capi d’accusa contro Berlusconi. Tensione alle stelle». A piede della ricostruzione della vicenda, due box dedicati rispettivamente ad Augusto Minzolini e Michele Santoro, che sarà sentito oggi come teste. Il direttore del Tg1 «non indietreggia», dice «sono indipendente e autonomo» e «rivendica tutti gli editoriali fatti in questi mesi, li rifarei». L’altro box precisa come gli ispettori ministeriali oggi a Trani «non devono, non vogliono e non possono interferire nell’inchiesta»: lo precisa il ministro Alfano.
“A Trani violata la legge”. LA STAMPA apre con le parole di Silvio Berlusconi, che ieri è tornato ad attaccare i magistrati. A piede della ricostruzione della vicenda, a pagina 2 e 3, due interviste: a Cosimo Ferri, magistrato, consigliere del Csm e tra gli esponenti di spicco finito nelle intercettazioni della Procura di Trani, e al presidente della Commissione giustizia del Senato Filippo Berselli (Pdl). Il primo è nel fascicolo di Trani per le conversazioni al telefono con il commissario Agcom Innocenzi: «Ho solo condiviso dei ragionamenti. E l’ho fatto con un esponente dell’Agcom, un’altra istituzione». Su “Annozero”: «Sono contrario alle trasmissioni che anticipano e celebrano giudizi simulati contestualmente alla celebrazione dei processi veri, tutto qui». Bersellli, nell’intervista a LA STAMPA, annuncia che «Quanto prima inizierà al Senato la discussione del ddl di riforma della materia (sulle intercettazioni, nrd) e sarà esame assolutamente veloce». Berselli ha sul tavolo da circa un anno il disegno di legge che rivoluzionerà il sistema delle intercettazioni. Il cammino di questo ddl è stato molto accidentato: la Camera l’ha approvato fra grandi contrasti, il Senato l’ha lasciato decantare. Ma a questo punto, scrive LA STAMPA, la maggioranza ha deciso di procedere. Promette Berslelli: «Convocherò i senatori anche in seduta notturna per fare presto».
“Berlusconi? Non è mica Cesare” il titolo dedicato all’inchiesta di Trani da ITALIA OGGI a firma di Alessandra Ricciardi. In realtà l’articolo racconta una curiosità legata al mondo della scuola che guarda alle vicende del premier. L’occhiello recita «La Gelmini invia una nuova ispezione a Trani per accertare la legittimità dell’operato di una prof» che avrebbe fatto «fare versioni di latino sui casi giudiziari del presidente del Consiglio». Spiega la giornalista «Coincidenza vuole che anche questo casus belli abbia il suo epicentro a Trani, la città da cui è partita l’inchiesta sull’affaire Berlusconi-Agicom-Rai. Sempre a Trani, una docente di un liceo scientifico ha proposto a ottobre scorso ai suoi ragazzi come testo da tradurre, dal latino in italiano, uno scritto sulla bocciatura del lodo Alfano tratto dal sito finlandese efhemeris.alcuinus.net». Il titolo della versione era “Silvius Berlusconis ante judices vocabitur. «Apriti cielo. Dopo le polemiche sollevate dal centrodestra, che aveva accusato l’insegnante di utilizzare la cattedra per compiere operazioni di propagande politica, l’invio dell’ispettore è stato immediato».
E inoltre sui giornali di oggi:
DEPUTATI
LA REPUBBLICA – Le dichiarazioni dei redditi dei parlamentari suscitano perplessità: Berlusconi lo scorso anno ha guadagno 23 milioni, otto in più del 2008, mentre Tremonti è sceso dai 4,5 del 2007 a 39mila euro. Alle Camere l’aristocrazia è rappresentata da un pugno di imprenditori professionisti e avvocati. Soprattutto del Pdl, sottolinea Alberto D’Argenio.
GIOVANI E CHIESA
AVVENIRE – Primo piano del quotidiano della Cei per il messaggio del Papa ai giovani, in vista della XV Giornata mondiale della gioventù, che si celebra il 28 marzo. Benedetto XVI dice ai giovani «l’eternità sia il vostro progetto di vita», rilegge i dieci comandamenti come cammino di libertà e invita i giovani a rispondere sinceramente alla domanda sul progetto di vita: «Si può avere l’impressione di essere impotenti rispetto alle crisi e alle derive attuali. Non lasciatevi scoraggiare e non rinunciate ai vostri sogni. Coltivate nel cuore deisderi grandi di giustizia, fraternità e pace. Il futuro è nelle mani di chi sa trovare ragioni forti di vita e di speranza».
IMMIGRAZIONE
AVVENIRE – Storia shock di una 42enne ucraina che all’Abetone, in provincia di Pistoia, ha partorito nello spogliatoio del bar dove lavorava il proprio bimbo, poi lo ha soffocato e lo ha nascosto in una borsa. Temeva di perdere lavoro e permesso di soggiorno.
FRANCIA
IL GIORNALE – Intervista fdi Marcello Foa allo storico Max Gallo che commenta il risultato delle elezioni dove “Ha perso tutta la Francia, non solo Sarkò. Alle regionali sono state sconfitte la destra e la classe politica nel suo insieme. L’astensionismo? I cittadini non credono più nei partiti e si è incrinato il rapporto con il presidente”. Su Sarkozy: «Nel 2007 Sarkozy sapeva interpretare le esigenze più profonde del Paese, oggi evidentemente ha perso questa capacità, anche perché la crisi finanziaria ha stravolto il suo programma. E la delusione ha accentuato la fuga degli elettori»
GIOCHI
IL GIORNALE – Una bolla ? Un bolla che sta per scoppiare? IL GIORNALE titola “Allarme sui giochi: «Basta concessioni oppure il banco salta». Massimo Passamonti, di area giochi di Confindustria lancia l’allarme: «C’è la necessità di consolidare il mercato sul piano industriale partendo dal presupposto che la crescita non può andare avanti all’infinito e che il settore è fortemente sposto con le banche. In questo passaggio risulterà fondamentale la strategia di Aams. Altrimenti il banco rischia grosso».
FILANTROPIA
CORRIERE DELLA SERA – Negli Stati uniti scoppia la polemica intorno alla decisione della famiglia Salwen che ha venduto una villa ad Atlanta per finanziare un progetto contro l’Aids. I Salwen hanno raccontato la loro storia in un libro appena uscito The power of half «già diventato un caso nazionale, oggetto di dibattito e controversia. Additata per esempio da molti lettori che si dicono ispirati dalla vicenda, la famiglia di Atlanta viene accusata da altri di narcisismo ad eccesso di protagonismo. Alcuni contestano addirittura la loro fedeltà al sogno americano, che i Salwen avrebbero tradito due volte, rinnegando il frutto del loro lavoro e per giunta reagalandolo a un paese straniero e non ai poveri del loro lavoro».
RAZZISMO
IL MANIFESTO – Un’intera pagina è dedicata alla «banda razzista della Magliana» che ha devastato un bar che faceva da ritrovo per la comunità del Bangladesh «Giovanissimi vicini culturalmente all’estrema destra, tra loro si definiscono “la commitiva”. Questo l’identikit della banda che domenica sera ha distrutto il bar…» riassume IL MANIFESTO sotto un occhietto cappello di tutta la pagina «Neofascismo». E in un box si raccontano l’assemblea antirazzista e i due cortei antisquadrismo organizzati all’interno del municipio, mentre nel titolo si afferma che «Alemanno tollera la xenofobia». L’articolo principale oltre a raccontare il dietro le quinte, le varie ipotesi cerca di leggere il clima della Magliana, quartiere di cui si osserva la ricchezza del tessuto associativo, mentre nei casermoni cresce la destra razzista tra i giovanissimi.
CLIMA
IL SOLE 24 ORE – A pagina 11, taglio medio, Marco Magrini scrive “Clima, il cap and trade non è la strada giusta”. James Hansen, scienziato della Nasa e noto oppositore del protocollo di Kyoto, ripete a Roma in occasione di un convegno organizzato da WWF e Unicredit il suo no all’impostazione data finora alle azioni per la riduzione di CO2. Lo scienziato plaude al fallimento della conferenza di Copenhagen e dice che bisogna cambiare rotta: dal “cap and trade” al “fee and dividend”: «In poche parole si tratta di applicare una tassa sui consumi di combustibili fossili e poi distribuire i proventi alle famiglie». In Italia uscirà breve un nuovo libro di Hansen dal titolo: “Storms of my grandchildren” (La tempesta dei miei nipoti”).
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