Non profit

tre domande a… Luigi Cinque Genitori insieme per il «dopo di noi»

di Redazione

Tutto è iniziato con l’organizzazione delle attività estive. Nel 2000 un gruppo di genitori di Castellammare di Stabia ha cercato di rispondere al problema del tempo libero dei figli diversamente abili che nei mesi di luglio e agosto, finita la scuola, rimanevano in casa. È nata così l’associazione L’Aliante che proponeva gite al mare o alle terme: «All’inizio erano una quarantina di ragazzi tra gli 8 e i 14 anni, con diverse disabilità: abbiamo non vedenti, autistici, ma anche down o ragazzi, come mio figlio, divenuti disabili in seguito a traumi», racconta Luigi Cinque, presidente dell’Aliante.
Oggi che attività svolgete?
Abbiamo un piccolo centro dove facciamo supporto psicologico, grazie a una psicologa volontaria che sostiene anche i gruppi di auto-mutuo-aiuto per i genitori. Poi abbiamo fondato un giornalino, facciamo decoupage e a Natale vendiamo i lavori realizzati per raccogliere fondi. A breve partirà il recupero scolastico: offriremo corsi di informatica e di lingue.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Nell’immediato puntiamo all’acquisto di un mezzo di trasporto per aumentare la mobilità dei ragazzi. Ma il nostro sogno è coinvolgere anche gli enti pubblici per riuscire ad avere una casa famiglia dove far lavorare i ragazzi che sono in grado di farlo e accogliere quelli che invece hanno più problemi. Come genitori abbiamo una grande preoccupazione per il futuro…
Come siete organizzati?
I volontari sono il nostro motore. Sono ragazzi della Croce rossa locale che sono rimasti conquistati dallo spirito della nostra iniziativa. Abbiamo una lista di volontari che si allunga di mese in mese. Ci stiamo allargando ai comuni vicini, vogliamo mettere in rete le associazioni della zona. Le idee non ci mancano, la sfida sarà metterle in atto.

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