Mondo

Tre scrittori israeliani chedono il cessate il fuoco

Grossman, Oz e Yehoshua dicono: "non vi è giustificazione nel continuare"

di Redazione

Tre scrittori israeliani. David Grossman, A.B. Yehoshua e Amos Oz. Tutti e tre impegnati da sempre per la pace. Amos Oz è tra i fondatori di “Pace adesso”, ai tempi dell’invasione israeliana del Libano, nel 1982. David Grossman la scorsa primavera qui in Italia ha ricevuto il premio Grinzane-Terra d’Otranto, insieme a monsignor Paglia, un Premio internazionale sul tema del dialogo, della tolleranza, della solidarietà e dell’integrazione. Yehoshua – lo scrittore israeliano più conosciuto nel mondo – è membro di Shalom Achshav e impegnato nei processi di pace.
Che siano israeliani lo si sente fin dalle prime righe di questa lettera aperta al Governo israeliano. L’aggressione di Hezbollah contro Israele, la risposta giustificata, consona di Israele, i civili colpiti non come obiettivo, divrsamente da Hezbollah. Eppure hanno il coraggio ora di dire – con un appello su Repubblica – che c’è un linea sottile, varcata la quale si passa dalla perte del torto: “In questa fase della guerra, ci appelliamo al governo di Israele affinché acconsenta al cessate-il-fuoco reciproco, partendo dal presupposto che gli obiettivi ragionevoli e possibili di questa operazione militare sono già stati raggiunti e non vi è giustificazione nel continuare a provocare ulteriori sofferenze e spargimento di sangue alle due parti per obiettivi impossibili. Per cui, con tutto il nostro appello di principio all’operazione militare di Israele, ci appelliamo affinché dia il suo assenso immediato al cessate il fuoco reciproco”.

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