Per un’economia civile e solidale. Questo l’orizzonte su cui si muove il Manifesto di riforma della finanza promosso da Terra Futura (www.riformiamolafinanza.it) e già sottoscritto da numerose ong e associazioni italiane, da Caritas all’Azione Cattolica Italiana, Acli, Arci passando per Legambiente e Libera, solo per fare qualche esempio. Il manifesto è stato presentato lo scorso maggio e rilanciato dalla rete in occasione del recente G8. È stato anche l’occasione per fare il punto sul tema con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che ha dato disponibilità a confrontarsi con tutte le varie realtà impegnate nel documento in vista del prossimo G20 in programma a Pittsburgh, negli Stati Uniti, il prossimo autunno. Alla base del documento la consapevolezza della necessità di intervenire in quattro settori considerati cruciali per il risanamento di economia e finanza, proprio in un momento in cui i mercati globali hanno mostrato tutta la loro fragilità e problematicità anche e soprattutto in termini di implicazioni etiche. E così dai mercati finanziari alla fiscalità passando per legalità e sostenibilità c’è ampio margine adesso per un cambio di manovre e strategie. «È un risultato storico», ha dichiarato entusiasta Giuseppe Gallo, segretario generale della Fiba Cisl. Per Andrea Olivero, presidente nazionale Acli «è apprezzabile il ripensamento di Tremonti riguardo alle sue posizioni degli anni scorsi; è evidente che il ministro sta riflettendo sul fatto che quelle regole su cui hanno poggiato fino ad oggi l’economia e la finanza non hanno prospettive». (P.M.)
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