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Trovato senza vita il corpo di Padre Maffi

E' morto nell'incendio che ha devastato la Institut des belles-lettres arabes

di Martino Pillitteri

Ieri, il corpo di padre Gianbattista Maffi, 54anni, è stato ritrovato all’interno della  biblioteca dell’Institut des belles-lettres arabes (IBLA) di Tunisi, la più importante istituzione culturale gestita dai Padri Bianchi in un paese musulmano. Fondata nel 1928,  è stata distrutta da un incendio il 5 di gennaio. La collezione è composta soprattutto da testi sulla cultura islamica e araba.
Ginbattista Maffi era originario di Mozzanica. Era missionario da 25 anni. Aveva iniziato il suo servizio per i più bisognosi in Africa nei villaggi del Mali. Era un uomo di grande cultura ed esperto di Islam del Nord Africa. Si trovava in Tunisia da due anni.
«E’ con lui che ho visitato per la prima volta la medina di Tunisi» ricorda l’arabista e docente di letteratura araba all’università cattolica di Milano, Paolo Branca. «Lo conoscevano e lo salutavano tutti. Una persona mite e appassionata della cultura araba, al servizio di un istituzione importante per la cultura locale dove studiosi musulmani e cristiani da decenni condividono ricerche e forme di dialogo»
Secondo il Vicario generale Ramon Echeverria le fiamme hanno bruciato dai 30 ai 40mila volumi della collezione, che ne può contare complessivamente 100mila. Non è ancora stato stabilito cosa  abbia causato l’incendio, tuttavia Echeverria ha respinto l’ipotesi dell’opera di un piromane.

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