Famiglia

Tsunami, Unicef: i bambini si riprendono dal trauma

Piu' dei 2/3 dei bambini colpiti dal disastro hanno la sensazione che la situazione sia migliorata e ritengono di essere oggi in condizioni economiche migliorii

di Redazione

Un anno dopo che lo tsunami ha sconvolto la loro vita, i bambini di India, Sri Lanka e Thailandia hanno migliori speranze per il futuro, rivela un’indagine presentata oggi dall’UNICEF sui bambini vittime dello tsunami. I bambini indonesiani, rispetto ai bambini degli altri paesi, stanno invece recuperando a un ritmo piu’ lento. La ricerca, commissionata dall’UNICEF e condotta dall’agenzia TNS – una societa’ che effettua indagini di mercato a livello mondiale, e che opera in tutta la regione – ha utilizzato un campione di 1.200 bambini di 4 paesi, intervistandoli sulle loro opinioni e sensazioni circa il disastro e il loro futuro. Attraverso tale campione, l’UNICEF ha elaborato un quadro unico sulla vita dei bambini dello tsunami, un anno dopo. ”La ricerca indica che, anche se i bambini sono ancora spaventati e ansiosi, la loro vita e’ comunque migliorata e nutrono speranze per il futuro”, afferma il Presidente dell’UNICEF Italia Antonio Sclavi: ”L’UNICEF mantiene un sostegno costante ai bambini, attraverso l’istruzione, l’assistenza sanitaria e psicosociale, per aiutarli nel processo di ricostruzione delle loro vite”. L’indagine rivela che, seppur quotidianamente in lotta con le piu’ disparate difficolta’, i bambini nutrono pero’ ottimismo e speranze circa il loro futuro. Piu’ dei 2/3 dei bambini colpiti dal disastro hanno la sensazione che la situazione sia migliorata e ritengono di essere oggi in condizioni economiche migliori rispetto ai mesi immediatamente successivi lo tsunami.

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