Welfare
Tumori, strategia in tre mosse
Prevenzione, innovazione e ricerca: ecco il Piano Oncologico Nazionale
di Redazione
Prevenzione, innovazione e ricerca, riduzione dei “gap” tra le varie aree del paese, rottamazione delle vecchie apparecchiature per sostituirle con nuovi e aggiornati macchinari. Questi i punti salienti del nuovo piano oncologico nazionale per il 2010-2012 (sintesi disponibile in allegato), presentato dal ministro della Salute Ferruccio Fazio, e che dovra’ ora passare all’ esame della Stato-Regioni. Una priorità a detta del nei ministro visti i numeri: oltre 250.000 nuovi casi all’anno. Nel 2006 si sono registrati nella popolazione residente oltre 168 mila decessi per cancro, che costituiscono il 30% di tutti decessi e rappresentano la seconda causa di morte. Secondo l’AIRTUM (Associaizone italiana registro tumori), la situazione italiana della registrazione dei tumori, con una copertura complessiva del 32% della popolazione, mostra la seguente distribuzione nazionale: nord 48%, centro 26%, sud e isole 16%.
Tra le novita’ piu’ rilevanti, proprio l’incentivo sulla rottamazione dei macchinari piu’ vecchi, per i quali, ha spiegato il professor Armando Santoro, oncologo all’Istituto Humanitas e esperto del ministero che ha messo a punto il piano, e’ gia’ stata fatta una mappa della situazione su tutto il territorio nazionale. Un intervento che dovrebbe comportare, fermo restando che il tutto va sottoposto alle Regioni, un investimento di almeno 500 milioni di euro.
“L’oncologia – ha spiegato Fazio – e’ una delle priorita’ del Ministero, se si considera che ogni anno si stimano oltre 250 mila nuovi casi di tumore e che nel 2010 oltre 2 milioni di cittadini hanno gia’ fatto i conti o combatteranno la loro battaglia contro la malattia. Appare evidente quindi la necessita’ di un’ adeguata programmazione dello sviluppo tecnologico e della distribuzione delle risorse disponibili”. Il piano prevede anche il potenziamento e l’incentivazione di studi e finanziamenti internazionali per migliorare la competitivita’ dell’Italia nella ricerca oncologica, che, sottolinea Fazio, “e’ gia’ all’avanguardia in Europa”, e “iniziative di prevenzione primaria, secondaria e terziaria”, studiando sistemi per accompagnare il percorso del paziente oncologico all’interno del Servizio sanitario nazionale, “senza mai lasciarlo solo, dalla diagnosi all’ospedale, fino al ritorno sul territorio per la continuita’ assistenzale”.
Il piano, ha spiegato il ministro, “affronta i problemi in maniera moderna e innovativa, considerando che siamo gia’ uno dei leader mondiali del settore”. Parallelamente al piano e’ prevista “la creazione di una rete oncologica nazionale, che dovra’ raccogliere le nostre eccellenze sul piano clinico e scientifico. Serve un database fondato su quantita’ e qualita’ delle prestazioni e le casistiche operatorie, in modo che i cittadini sappiano quali sono le reti di eccellenza”.
Link utile: Governo
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