Volontariato
Turismo culturale: è boom
Sono, infatti, 24.122.416 i visitatori che da gennaio ad agosto del 2006 hanno scelto il turismo culturale, un aumento del 2,65% rispetto il 2005
di Redazione
L’aumento ha fatto registrare un conseguente aumento degli introiti lordi dell’8,76% e quelli netti del 7,67%. Un risultato raggiunto anche grazie all’attivita’ che le sovrintendenze svolgono, non solo di ispezione e mantenimento dei siti, ma anche di scavo, ricerca, studio. Il porto di Classe vicino Ravenna, sede della flotta imperiale romana; il santuario megalitico di Ossimo; il relitto di una nave carica di anfore romane rinvenuta a largo di Santo Stefano a Mare, in provincia di Imperia: sono solo alcuni degli eccezionali e numerosi ritrovamenti che hanno caratterizzato l’attivita’ delle sovrintendenze archeologiche nel corso del 2006.
Roma e Pompei, sovrintendenze archeologiche autonome, hanno dominato la classifica del ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali dei siti piu’ visitati nel 2006: il circuito archeologico che comprende il Colosseo e il Palatino si conferma il piu’ amato dai turisti con 2.734.082 visitatori (+1,85% rispetto al 2005), seguito dagli scavi vecchi e nuovi di Pompei con 1.654.833 visitatori (+9,43%). L’anno 2006 e’ stato particolarmente significativo anche per la sovrintendenza del Piemonte, poiche’ alla normale attivita’ si e’ aggiunta quella di valorizzazione messa in atto in occasione delle Olimpiadi invernali che ha portato all’allestimento di mostre e all’apertura di nuovi musei archeologici.
Uno sforzo ricompensato perche’ il Piemonte e’ stata, nel 2006, la regione cha ha registrato il piu’ forte aumento di visitatori a musei, monumenti e siti archeologici statali: + 73,72%rispetto al 2005. Ogni regione, comunque, ha il suo tesoro da valorizzare e studiare e le sovrintendenze archeologiche di tutta Italia si trovano di fronte a un compito impegnativo. La sovrintendenza archeologica di Roma, negli ultimi mesi del 2006, ha concentrato la sua attivita’ sul monitoraggio del Palatino e della Domus Aurea, realizzando la grande mostra alle Olearie Papali presso le Terme di Diocleziano. La sovrintendenza archeologica del Friuli Venezia Giulia e’ stata protagonista di una straordinaria scoperta a Sedegliano, in provincia di Udine, quattro sepolture a inumazione datate tra XVIII e XVII secolo a.C., mentre a Trieste si e’ riconosciuto un palinsesto dell’antica Tergeste. Fervida l’attivita’ della sovrintendenza dell’Emilia Romagna: a marzo, sono state rinvenute delle sepolture neolitiche del V millennio a.C. a Vico Fertile, in provincia di Parma; a Modena, in giugno, sono state trovate mura di epoca romana a piazza Roma, mentre tra maggio e giugno, in un cantiere vicino Modena e’ tornato alla luce ”le revenant”, ovvero ”il morto che torna”: uno scheletro decapitato, senza piedi e braccio destro, affinche’, secondo l’antica pratica della mutilazione post mortem, il morto non potesse piu’ pensare, camminare e colpire.
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