Una scelta che dà i suoi frutti. È una consolidata tradizione di presenza nel mondo del sociale quella che permette oggi a Ubibanca di essere ai primi posti nella quantità di depositi e finanziamenti verso il Terzo settore. «Oggi tra i nostri clienti abbiamo indicativamente 20mila organizzazioni non profit, con un deposito complessivo di 1,14 miliardi di euro e alle quali destiniamo ogni anno 200mila euro», sottolinea Stefano Bazoli, membro dell’Area retail di Ubibanca che si occupa nello specifico dei rapporti con il non profit. «In coerenza con la missione di banca popolare cooperativa, abbiamo sviluppato nel tempo una forte capacità di relazione con gli enti», prosegue Bazoli, «il nostro gruppo bancario mantiene attualmente una quota di depositi e impieghi al Terzo settore superiore ai valori medi del complesso delle banche: quasi il 3% dei depositi, contro il 2% del sistema, e lo 0,6% degli impieghi, superiore allo 0,5% generale».
Per consolidare e migliorare ulteriormente la propria capacità di supporto al non profit Ubibanca sta pensando all’attivazione di un nuovo modello di servizio. «Oltre alla consueta attività di finanziamento, ora avvertiamo l’esigenza di creare un’offerta ad hoc», spiega il referente per il non profit dell’istituto bancario. «In questo senso, in collaborazione con la società di consulenza Vita consulting abbiamo avviato indagini per stabilire una relazione più strutturata con le organizzazioni, in particolare per identificare i gap di offerta che ci sono oggi». Il modello, che si concentrerà anche sull’ideazione di prodotti e servizi dedicati, sarà assistito da risorse ad hoc e coordinato da persone che, all’interno delle singole filiali, riceveranno una formazione specifica sul pianeta Terzo settore: «La conoscenza approfondita delle singole realtà italiane è fondamentale, affinché la relazione tra il gruppo bancario e gli enti sia efficace e virtuosa», argomenta Bazoli. Ubibanca è presente su tutto il territorio nazionale con 1927 filiali, ma nei primi mesi l’iniziativa prenderà piede nelle aree a maggior diffusione delle organizzazioni non profit, per poi estendersi a tutte le altre. «La sfida che raccogliamo è quella di creare valore sociale attraverso la proposta di prodotti e servizi bancari di qualità», conclude Bazoli, «volti a rispondere con maggior completezza alle particolari necessità di tale settore». Un settore da anni in forte espansione e con una portata economica sempre maggiore, che il gruppo Ubibanca vuole continuare a supportare, «forte della propria storia di impegno in campo sociale, sensibile alle diverse esigenze dei diversi territori».
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.