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Un giorno fra i gestionali e a fare rete. Dove la solidarietà è storia

La NPSolutions, impresa leader nelle soluzioni informatiche per il Terzo Settore, propone NPSquare, incontro per parlare di innovazione nell'amministrazione del non profit ma anche fare networking. Il prossimo 15 novembre a Firenze, nella suggestiva sede dell'Istituto degli Innocenti. Un'azienda che ha il carattere del suo fondatore, Mario Consorti, a lungo impegnato nella cooperazione e nelle ong

di Giampaolo Cerri

Una giornata dedicata agli Enti del Terzo Settore e alla loro gestione contabile e amministrativa. La organizza il prossimo 15 novembre a Firenze, nello splendido scenario dell’Istituto degli Innocenti, NPSolutions, la società leader nelle soluzioni gestionali informatiche per il mondo non profit, dalla contabilità al fundraising al 5 per mille, fondata da Mario Consorti.

L’imprenditore marchigiano, firma conosciuta anche per i lettori di VITA, per essere spesso chiamato in qualità di esperto su donazioni e 5×1000, promuove insieme ai suoi collaboratori NPSquare L’amministrazione per il Terzo Settore – Innovazione e Networking e lo fa nel capoluogo toscano, dove da tempo ha aperto una sede oltre quella centrale di Bologna e le altre di Saronno (Varese) e Roma.

«L’evento», spiega a VITA, «si focalizzerà su temi centrali come la gestione contabile, le attività istituzionali e commerciali negli Ets. Sarà un’occasione per esplorare nuove funzionalità del software NPSquare, ascoltare voci esperte e testimonianze di alcuni enti, oltre a offrire momenti di confronto tra i partecipanti su sfide comuni e buone pratiche». Un raduno a cui quelli di NPSolutions hanno impresso una forma orginale. Spiega infatti Consorti che «un elemento di novità sarà la sessione Ma gli altri come fanno?, pensata per favorire il confronto tra enti su sfide comuni e buone prassi».

Un’edizione di NPSquare, Mario Consorti al centro

Come sempre accade, in queste circostanze, un elemento importante di questo tempo speso assieme è il networking e a Firenze l’opportunità non mancherà: «Naturalmente», conferma Consorti, «oltre ai workshop, la giornata offrirà ampi spazi per il networking, con tavoli di lavoro e momenti più informali come coffee break e pranzo. Contiamo che sia un’occasione unica per condividere esperienze e creare connessioni».

Sono di assoluto rilievo le organizzazioni che hanno già confermato la loro presenza: ci sono grandi fondazioni dell’Italia del nord, come la bolognese “Dopo di noi”, la genovese “Gigi Ghirotti”, la milanese “Tog”, cui si uniscono quella della Caritas fiorentina e quella dell’Ospedale Pediatrico Meyer”, ossia dello storico nosocomio fiorentino dedicato ai più piccoli. Non mancano big della cooperazione e dell’aiuto sanitario internazionale, del sostegno a distanza, come Acra, Cefa, Intersos, Cbm, Un ponte per, WeWorld, Ovci la nostra famiglia; dell’adozione, come Cifa; realtà storiche dell’inclusione e dell’accoglienza come Salesiani per il sociale e organizzazioni di impegno sociale, sanitario e ambientale di grande esperienza, come l’Associazione Pio IX, San Giuseppe, Komen, Legambiente Veneto.

Insomma, un’opportunità importante, a cui si può aderire ancora: al seguente link infatti potete trovare la pagina di iscrizione, contenente il programma dettagliato e le indicazioni per raggiungere la location: https://myosotis.npsolutions.it/npsquare-firenze/.

Mario Consorti

Consorti, un imprenditore dall’inprinting sociale

Non sarà tempo buttato, insomma. Anche perché Consorti non è un imprenditore qualsiasi, uno che si sia avvicinato al non profit per (legittimo) interesse. Originario di San Benedetto del Tronto ma ormai bolognese di adozione, Consorti ha infatti alle spalle alcuni anni di cooperazione internazionale in America Latina, a fine anni ’80 e i primi ’90 e poi per aver a lungo diretto una ong italiana impegnata in diversi teatri del Sud del mondo.

Insomma, il suo modo di fare impresa ha un inprinting storico e un afflato ideale e trasformativo. Di Consorti, mi si perdoni questa chiusa molto personale e personalistica ma conosco l’uomo ormai da un po’, c’è da fidarsi.

Location “parlante”: un luogo
dove si è fatta la storia dell’accoglienza

Bella, bellissima poi, la scelta degli Innocenti: uno dei luoghi che hanno fatto la storia dell’accoglienza nel mondo. Quelle stanze, uscite dal genio prospettico di Filippo Brunelleschi che progettò lo Spedale, hanno accolto per secoli i neonati che le donne non potevano tenere: gli innocenti appunto, altrove “esposti” o “gittatelli”, del cui mantenimento si facevano carico le autorità civili cittadine, sottoscrivendo “contratti di baliatico” con donne che si prestavano ad allattarli. Uno dei primi esempi forse in cui l’accoglienza e la solidarietà avevano un risvolto gestionale e contabile. Scelta appropriatissima, dunque.

Nella foto di apertura, diha11ok da Pixabay, l’ingresso dell’Istituto degli Innocenti a Firenze, costruito nel 1419 su progetto da Filippo Brunelleschi.

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