Welfare

Un manifesto per il riconoscimento del valore “intangibile” delle associazioni

Promosso da Ashoka Italia, Calciosociale e Global Shapers Roma, in occasione delle elezioni comunali capitoline, vuole che «le amministrazioni riconoscano non solo il valore sociale prodotto dalle organizzazioni, ma il valore economico che c’è dietro un percorso di reinserimento di successo», sottolinea Federico Mento, direttore di Ashoka Italia

di Federico Mento

La campagna elettorale volge al termine, poco meno di un mese separa Roma dalla prossima tornata elettorale. Probabilmente, fosse questa la capitale normale di un Paese normale, staremmo ragionando di continuità con l’amministrazione uscente, oppure se affidarci ad una nuova proposta, nello spirito dell’alternanza istituzionale mai veramente raggiunto nel nostro traballante sistema politico.

Nel passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica, alla ricerca di un assetto che fosse più funzionale ai tempi che stavano cambiamento, abbiamo maldestramente importato pezzi della cultura politica anglosassone senza interrogarci se quegli innesti fossero davvero efficaci. Pensiamo, ad esempio, al famigerato “spoil system” che nel nostro caso ha significato la spoliazione delle competenze, rallentando ad ogni nuova tornata elettorale la macchina amministrativa.

Più in generale, si è affermata l’idea che quanto fatto dai predecessori fosse da considerare sub specie aeternitatis errato, da azzerare. La storia della città, la sua declinante traiettoria, è in parte da ascrivere a queste dinamiche, Roma sembra oggi indirizzata ad un destino inesorabile di capitale sgangherata, adagiata sul suo rabberciato passato e priva di futuro. E così il dibattito politico denota una preoccupante pochezza, assumendo contorni talvolta grotteschi, il recente caso del giovane candidato con l’orologio di lusso ha catalizzato per alcuni giorni l’attenzione dell’intellighenzia e della stampa cittadina.

Eppure, c’è una città, o forse sarebbe meglio dire “sette città”, parafrasando il fondamentale lavoro di ricerca di MappaRoma, che attende risposte immediate ad urgenze di natura sociale, ambientale, urbanistica, culturale ecc. Basta sfogliare le 29 mappe realizzate da Lelo, Monni e Tommasi per intuire che il tempo per riannodare con coerenza il tessuto cittadino, lacerato dalle crescenti disuguaglianze, è adesso.

Vi sono alcuni temi che crediamo debbano diventare patrimonio comune dei partiti che ambiscono a governare la città, lasciando di lato l’odiosa politica dello “sciame”, che si limita ad agitare nuvole di polvere mediatica, a discapito della qualità della proposta. Il ruolo delle organizzazioni della società civile e l’innovazione sociale è uno di quegli ambiti dove auspichiamo un percorso convergente, che non implica rinunciare alla specificità della propria visione, ma riconoscere l’urgenza di disegnare una nuova politica.

Il manifesto promosso da Ashoka Italia, Calciosociale, Global Shapers Roma, individua alcuni punti che potrebbero rappresentare la base di discussione di un nuovo assetto nelle relazioni tra l’Amministrazione Comunale e le organizzazioni della società civile. Crediamo sia necessario riavviare i meccanismi della partecipazione, affinché il set degli interventi sia aderente ai bisogni sociali, consolidati o emergenti. Pensiamo che gli approcci di natura competitiva abbiano fatto il loro tempo, la co- progettazione rappresenta una diversa modalità che favorisce la costruzione di risposte complessi a problemi complessi. Siamo convinti che l’Amministrazione debba riconoscere non solo il valore sociale prodotto dalle organizzazioni, ma il valore economico che c’è dietro un percorso di inserimento di successo, un NEET che torna nel circuito della formazione, una persona senza fissa dimora che esce dal circuito della marginalità.

Per questa ragione abbiamo deciso di promuovere, nell’ambito del programma Shaping Rome, il 9 settembre, alle 18:30 presso il Campo dei Miracoli di Calciosociale a Corviale – chi conosce la città può facilmente intuire il perché di questa scelta – un momento di confronto tra le organizzazioni della società civile e i candidati a Sindaco, sarà per loro un’occasione di ascolto, dando spazio questa volta non alla polemica da campagna elettorale ma a chi lavora ogni giorno per una società più giusta e ha davvero tanto da raccontare.

Ad oggi hanno sottoscritto il manifesto: Ashoka Italia, Calciosociale, Global Shapers Roma, Mindsharing, Giovani Croce Rossa Italiana, 4Hopes 4 Rome, Serve The City, A.S.D.Palestra Popolare Quarticciolo, TWM Factory, Animenta, Recup, CCO- Crisi come opportunità, Interazioni Urbane, Tor più bella, Spazio per Roma ,Da Sud , Roma e Lazio per te , Salva Mamme, Fondazione Tetrabondi, Ruotalibera Cooperativa Sociale Onlus, Impact Hub Roma


*Federico Mento, direttore di Ashoka Italia
Photo by Davide Vernole on Unsplash

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