Welfare

Una denuncia del Garante dei detenuti del Lazio

Muore un detenuto, malattia più veloce del Tribunale

di Redazione

E’  morto nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Civitacastellana (Vt) proprio mentre ilTribunale della Libertà  di Roma gli concedeva il differimento della pena per le sue gravi condizioni di salute. Protagonista del caso – segnalato dal Garante Regionale deiDiritti dei Detenuti  Angiolo Marroni – un detenutiitaliano di 47 anni, Nicola G.
L’uomo,  malato di epatite C ed hiv, era da pocodetenuto nel carcere di Rebibbia Penale   e doveva scontareuna condanna che sarebbe finita fra tre anni. A causa del peggiorare della sua malattia Nicola, attraverso i suoiavvocati, aveva presentato istanza al Tribunale della Libertà chiedendo il differimento della   pena. Il 19 giugnoscorso i giudici avevano chiesto alla direzione del carcere   una relazione medica sullo stato di salute di Nicola fissando per il 19 settembre l’udienza per decideresull’istanza di differimento. 
Il 13 agosto il detenuto peggiora e vienericoverato nella struttura protetta dell’ospedale   “SandroPertini”; tre giorni dopo viene trasferito nella struttura sanitaria protetta dell’ospedale “Belcolle” di Viterbo, dove arriva già in coma. Trasferito nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Civitacastellana, Nicola muore il 18 agosto, proprio mentre il Tribunale dellaLibertà di Roma, davanti al peggioramento delle sue condizioni di salute, decide per il differimento della pena.  
«La morale di questatriste vicenda – ha detto il Garante regionale dei detenuti  Angiolo Marroni – è che una persona è morta dove non doveva stare; praticamente in carcere e lontano dai suoi cari. Sono dispiaciuto di dover constatare che, ancora una volta, i tempi tecnici della giustizia sono drammaticamente più lunghi di quelli di una malattia che  mina irreparabilmente la salute di un uomo».

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.