Famiglia
Una vita in prima linea
Non è un libro di scuse. Ma in queste pagine Sergio Segio, fondatore di Prima Linea, ha spiegato una scelta, quella della via armata, che può apparire folle ...
di Redazione
Una vita in prima linea
di Sergio Segio,
Rizzoli, pp. 394, euro 18,50
Non è un libro di scuse. Ma in queste pagine Sergio Segio, fondatore di Prima Linea, ha spiegato una scelta, quella della via armata, che a trent?anni di distanza può apparire folle. Non fu così. Spiega: «C?era in quel periodo un?idea di supplire con la giustizia proletaria alle troppe inadempienze di quella ufficiale e classista, di esercitare una legalità alternativa alla facciata ipocrita e violenta dietro la quale lo Stato nascondeva corruzione, stragi, oppressione». In questo contesto Segio non rinuncia a marcare il solco che divideva PL dalle Brigate Rosse («Per noi l?organizzazione era ?la famiglia?. I brigatisti chiamavano invece la propria casa madre ?la ditta?») e ad ammettere la sconfitta della proprie scelte: «Inseguendo il sogno della giustizia siamo precipitati in fondo al pozzo della mancanza di libertà». Di assoluto valore giornalistico il «Che fine han fatto» riferito ai suoi ex compagni.
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