Famiglia

Unicef Italia: «Allarmanti i nuovi dati Istat sulla povetà in Italia»

Secondo il nuovo report: nel 2012 la metà dei poveri assoluti - 2 milioni 347 mila (su 4,8 milioni) - risiede nel Mezzogiorno; di questi oltre 1 milione è costituito da minorenni (nel 2011 erano circa 700 mila).

di Redazione

«E’ necessario che il Governo valuti, per ogni misura politica considerata o introdotta (in particolare in questo momento di crisi economica), l'impatto e gli effetti che tali misure possono avere sui bambini e gli adolescenti e sulle loro famiglie, in modo tale da riprogrammare, laddove necessario, gli interventi.
Il contrasto alla povertà minorile è proprio la prima tra le 10 priorità che abbiamo inserito nel Documento ‘Diritti in Parlamento’ rivolto ai parlamentari di questa legislatura”», afferma Giacomo Guerrera, Presidente dell’UNICEF Italia

«Il tasso di povertà tra i bambini e gli adolescenti è tra i più importanti indicatori di salute e benessere di una società. In condizioni economiche incerte investire per la protezione e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti è non solo eticamente giusto ma anche economicamente vantaggioso».

«La povertà minorile non è inevitabile ma sensibile alle politiche; alcuni paesi stanno facendo molto meglio di altri per proteggere i più vulnerabili. Poiché i dati sull’'Italia non registrano miglioramenti nella riduzione dei tassi di povertà minorile dopo l'intervento pubblico, occorre dunque intervenire monitorando l'efficacia degli interventi», conclude Guerrera.


 
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