Non profit
Usa- Cina, nasce il G2
I due big a confronto. Obiettivo: un nuovo ordine mondiale
di Redazione

Si alza il sipario sul vertice Washington-Pechino che si chiuderà domani. Obama mette sul piatto l’offerta di «un patto strategico per il XXI secolo».
“Obama lancia l’asse con la Cina” è il titolo di apertura del CORRIERE DELLA SERA. «Collaboriamo per un futuro energetico pulito, sicuro e prospero», così il presidente americano Obama ha accolto la Cina nel vertice di Washington. Fulminante l’attacco del pezzo di cronaca di Ennio Caretto: «È nato il g2, il Dialogo strategico e economico tra l’America e la Cina, la superpotenza di oggi e quella di domani, un forum annuale dove, ha dichiarato il presidente Obama aprendo la due giorni di lavori: inizia una nuova era di sostanziosa cooperazione, non di confronto, nei nostri rapporti che plasmerà il secolo XXI». A supporto due interviste. Allo storico americano Richard Pipes: “«È un duopolio benigno, nessun rischio di conflitto»” e al docente cinese Yang Dali: “«Una relazione inevitabile dal clima al terrorismo»”. Dalla prima parte anche l’analisi di Massimo Gaggi (“Il filo rosso dei debiti”): «In una sola settimana, quella iniziata ieri, gli Stati Uniti chiederanno ai risparmiatori e governi del mondo di sottoscrivere Buoni del Tesoro Usa per oltre 200 miliardi di dollari. Un’enormità: prima dell’esplosione della crisi, in un anno intero – il 2007 – erano stati emessi bond federali per 350 miliardi. Basterebbe questo dato a spiegare l’enfasi con la quale il presidente Obama ha presentato il nuovo round di discussioni strategiche Usa-Cina iniziato ieri a Washington…Con i 30 miliardi sottoscritti a maggio, l’esposizione cinese col Tesoro di Washington ha superato la soglia degli 800 miliardi di dollari. Ormai un quarto del debito pubblico Usa detenuto all’estero è in mani cinesi…Pechino scommette in modo così massiccio sul dollaro…perchè non ha alcun interesse ad un crollo dell’economia Usa che sarebbe disastroso per il suo export e il destino dei suoi investimenti».
“Obama alla Cina: cooperare sul clima”. LA REPUBBLICA sceglie un taglio medio per dar conto dell’invito del presidente statunitense a una maggiore collaborazione con il gigante cinese. Al contempo per inaugurare la “diplomazia del basket”. Cosa essa sia lo spiega Federico Rampini richiamandosi a quella del ping-pong che preparò il disgelo tra Nixon e Mao 38 anni fa: nel ricevere la delegazione cinese Obama ha citato Yao Ming, il campione cinese di pallacanestro che gioca nel campionato Nba con gli Houston Rockets. Da Yao Obama ha imparato che «in una squadra c’è sempre bisogno di abituarsi gli uni agli altri, non importa se sei nuovo o vecchio». Aprendo il summit di due giorni, il presidente statunitense ha fatto anche riferimento ai diritti umani: al Tibet, agli islamici uiguri, alle minoranze oppresse: «Tutti debbono potersi esprimere liberamente: questo comprende le minoranze religiose ed etniche in Cina». Sulle critiche ha però prevalso l’invito a «una nuova era di stretta cooperazione, non di rivalità». Il capo della delegazione cinese gli ha risposto per le rime (visto che sembra un haiku): «siamo sulla stessa barca, sbattuta da un vento violento e da enormi onde, non eravamo mai stati così strettamente interconnessi». I lavori si sono concentrati sull’economia: la Cina possiede azioni e bond per 800 miliardi di dollari cui si aggiungono altri investimenti. Aveva bisogno di essere rassicurata sull’andamento dell’economia americana e sulla tenuta del dollaro. Sul fronte interno Obama si trova a far conto anche delle lobby che vorrebbero invece far passare tariffe doganali per compensare il vantaggio del made in Cina, che gode anche di una moneta debole. Altro tema caldo, l’ambiente: nessuna svolta è possibile se i due giganti non cambiano rotta su questo fronte, avverte Rampini. Sull’ambiente e il riscaldamento climatico, pezzo di Angelo Aquaro: “Quando Bush censurava i ghiacciai”. Ovvero bloccava le fotografie che confermavano il riscaldamento del pianeta perché non gli facevano comodo. Era il 2004. Nel frattempo la situazione è peggiorata e l’Accademia nazionale delle scienze lancia un’ulteriore allarme: non ci sono più fondi per la ricerca.
Usa e Cina sono in prima pagina con una fotonotizia e un titolo pieno di speranza: «Insieme cambieremo il mondo». LA STAMPA dedica poi due pagine al primo vertice su clima e crescita economica, con subito in rilievo il sano pragmatismo di Obama, almeno sul clima: «Non mi illudo che andremo d’accordo su tutto». Ma oltre a economia e clima Maurizio Molinari sottolinea anche altri passaggi del discorso di Obama: «fermare la prolifeerazione di armi nucleari», «impedire all’Iran di ottenere un’arma atomica», «operare insieme per risolvere conflitti regionali come in Darfur». Fino allo sfoggio finale di realpolitik: «Rispettiamo la vostra storia, non vogliamo imporre nulla, ma ciò che noi siamo include libertà di parola, libertà di fede religiosa e di scegliersi i propri leader». Di spalla, anche qui, un pezzo sulla «diplomazia del basket» con il cestista Yao Ming eletto a incarnazione della «fusione culturale tra le due nazioni»: yankee, per LA STAMPA, nella sua battaglia a difesa degli squali (che i suoi compatrioti mangiano) e nella scelta di utilizzare parte della sua fortuna per salvare gli Shanghai sharks, «con un gesto che evoca la cultura del give back, restituire a coloro da cui si è avuto che accomuna i filantropi a stelle e strisce» e cinese per i suoi ruoli “di bandiera”.
In un box, una buona notizia: un anno fa, per le Olimpaidi, i cinesi avevano bombardato le nuvole di smog per cercare di avere un telegenico cielo azzurro. Oggi il cielo è azzurro davvero, un po’ per effetto della crisi un po’ perché il governo cinese qualcosa sta facendo. I giorni di cielo azzurro erano 100 nel 1998 e sono stati 246 nel 2007: uno in più dell’obiettivo fissato nel 2002.
Un altro pezzo, invece, dà conto del disgelo tra Cina e Vaticano sulla nomina dei vescovi cinesi: la Cina ha rinviato di sei mesi il conclave per la nomina dei suoi vescovi, un segno di apertura al Vaticano in vista delle celebrazioni per i 60 anni della fondazione del Paese.
“Obama alla Cina: uniti contro Iran e Corea del Nord” titola AVVENIRE la pagina 14. Un pezzo molto sobrio, di cronaca, senza particolari commenti. Solo un piccolo cenno al riferimento di Obama al rispetto le minoranze religiose. Mentre Obama invita il colosso cinese a sposare la causa della denuclearizzazione della penisola coreana Pyongyang scopre le carte: «dialogo sì ma solo direttamente con gli Stati Uniti». Un rapporto bilaterale con Washington agli occhi delle autorità è «un modo per guadagnare lo status di partner, per racimolare prestigio internazionale e allo stesso tempo “ridicolizzare” i suoi rivali regionali più agguerriti, Seul e Tokyo».
IL SOLE 24ORE apre con una fotonotizia eloquente: Hillary Clinton e il consigliere cinese Dai Bingguo e la citazione di Obama: «Saremo l’asse del 21° secolo». A pagina 9 Marco Valsania riferisce da New York di un «summit politico senza precedenti fra i due paesi». Di fatto un lancio del G2, sottolinea il quotidiano di Confindustria. Di spalla un pezzo sulla riforma sanitaria di Obama azzannata dai “cani blu”, ovvero una coalizione di democratici conservatori (51 deputati) alleata con i repubblicani.
IL GIORNALE punta sul binomio politica e sport. Nel vertice con Pechino, Obama usa una metafora sportiva per chiedere collaborazione su crisi economica e clima, citando Yao Ming, il primo cinese a giocare nella Nba, come esempio di cooperazione. Ma Obama non solo usa You Ming come testimonial della politica estera, ma arriva addirittura a parafrasare una storica frase che il giocatore cinese avrebbe detto appena arrivato nella squadra per la quale gioca, gli Houston Rockets: «Non importa se sei un giocatore esperto o se sei agli inizi. Comunque hai bisogno di tempo per adattarti al gioco di squadra». Secondo l’interpretazione dell’articolo “Obama alla Cina:gioco di squadra e lancia la diplomazia del basket”, il giocatore esperto è l’America, quello nuovo la Cina e da oggi giocano insieme. A parte le sfumature sulla diplomazia della pallacanestro, IL GIORNALE ammette che il messaggio politico di Obama è rivoluzionario. Scrive IL GIORNALE: «Il capo della Casa Bianca non si è limitato ad auspicare migliori relazioni, ma ha di fatto offerto la prospettiva di una leadership congiunta graduale, consensuale, ma irreversibile». Ma anche un rapporto basato sul fatto che, secondo le parole di Obama «nessuno potrà difendere i propri interessi da solo». E insieme allora cosa si può fare? Secondo Maercello Foa che ha firmato l’articolo «In cambio Obama chiede che la Cina non rinunci al dollaro come riserva internazionale e che pertanto continui a comprare Treasury Bonds, dando tempo agli americani di risparmiare di più e ai cinesi di consumare di più».
IL Niente sport ma molta economia nel pezzo del MANIFESTO “G2, l’invito di Obama alla Cina:«Uniti sui problemi globali»”. Secondo il pezzo, i cinesi sono arrivati a Washington con il timore che il dollaro diventi carta straccia. L’articolo fa notare che le riserve di valuta estera sono salite di recente a 2,130 miliardi di dollari, al 35% in titoli del tesoro Usa. «Qualsiasi smottamento», sostiene il quotidiano «sarebbe un dramma per entrambi i paesi». Il giornale fa anche notare l’atteggiamento contraddittorio della Cina. Da una parte sono venuti a Washington preoccupati del futuro dell’economia mondiale e del dollaro, ma dall’altra sanno anche premendo sulle istituzioni globali perché di comincia a creare una moneta di riferimento alla moneta americana. Per quanto riguarda il tema clima, l’analisi è molto pragmatica: «Qualsiasi commutazione da una fonte energetica all’altra, in questo momento, significherebbe un rallentamento della loro locomotiva. E non se lo possono permettere, sia per motivi interni che internazionali».
E inoltre sui giornali di oggi:
SLA
CORRIERE DELLA SERA – «Per la prima volta vediamo un bersaglio. Forse siamo a una svolta nella lotta alla Sla. Ora aspettiamo conferme», lo dice il medico Mario Melazzini, lui stesso malato di Sla, commentando la scoperta annunciata ieri dalla Figc sul ruolo di tre geni che, se alterati, portano alla degenerazione dei neuroni e avviano il processo caratteristico della Sclerosi laterale amiotrofica».
SUD
LA REPUBBLICA – “Mezzogiorno come il bancomat e il fondi del Fas sono già finiti”. In appoggio al resoconto della fibrillazione in casa Pdl per le rivendicazioni dei politici siciliani, LA REPUBBLICA fa un’analisi sull’uso dei fondi stanziati per il Sud. Fondi dirottati per varie emergenze. In particolare il Fas 2007-2013, di cui restano circa 3,2 miliardi dagli iniziali 63,3. Le risorse sono state stornate, oltre che ai programmi regionali e interregionali, al fondo infrastrutture, a quello per gli ammortizzatori sociali, a quello per l’economia gestito da Palazzo Chigi (in questa voce sono compresi i soldi per l’Abruzzo), al fondo di garanzia per le Pmi. L’unica parte disponibile dunque è quella dei programmi regionali e interregionali (27 miliardi). Centralizzando la gestione. Cosa che non piace alle Regioni.
IL SOLE 24ORE – “È la burocrazia politica il Gattopardo”. Dopo aver dato spazio alle iniziative di Berlusconi per il Sud, il giornale di Confindustria rilancia in maniera critica. Le imprese meridionali chiedono innovazione non l’ennesima sigla elettorale, né un ministero. L’emergenza è data piuttosto dalle infrastrutture e dall’ostruzionismo burocratico. «Una burocrazia che uccide» sostiene Lucio Tasca D’Almerita, imprenditore dei vini (che auspica la rapida costruzione del ponte di Messina). In appoggio intervista a Paolo Mieli: “La ‘sfera di cristallo’ dei politici meridionali”. Ovvero il Sud (e in particolare le isole) come laboratorio politico.
TERREMOTO
LA REPUBBLICA – “Abruzzo, rinviato il pagamento delle tasse”. È stato sospeso il recupero immediato dei crediti (e in futuro la rateizzazione sarà raddoppiata). Nel frattempo però si chiarisce che le abitazioni del nuovo piano casa voluto dal governo non saranno sufficienti (solo 4mila famiglie su 13mila ne potranno usufruire): sarà necessaria una graduatoria a punti. I cui criteri pare siano: 5 punti per famiglia con vittima nel sisma; 4 per famiglia con minorenne; 2 punti per famiglia con anziano ultra 85enne o con invalido; 1,5 punti ogni lavoratore e per ogni iscritto all’università. Si prevedono polemiche. In appoggio, focus su Castelnuovo, il paese dimenticato dove per strada ci sono ancora le macerie e dove il 95% delle case è crollato.
ITALIA OGGI – Buone notizie per i terremotati. “Abruzzo, Tremonti rinvia le tasse” a cura di Chiara D’Onofrio e Sara Del Vecchio spiega come «i terremotati non dovranno più restituire i tributi dal primo gennaio 2010 e in 24 rate». Il periodo di rateizzazione verrà più che raddoppiato e si iniziarà a pagare più avanti.
ONLUS
IL SOLE 24ORE – L’Agenzia delle entrate con la risoluzione n. 192/E chiarisce gli ambiti operativi dell’attività di “beneficenza indiretta”, divenuta tipica per le onlus. Con la legge 185/2008 è stata infatti codificata un’attività prima riconosciuta solo nella prassi. Ovvero la possibilità di una onlus di erogare ad altri soggetti. Ora sono due le modalità per fare beneficenza: diretta (erogando denaro o facendo beneficenza in natura a indigenti) e indiretta (attraverso erogazione gratuita ad altri enti, comunque non profit). È su questo punto che interviene l’Agenzia delle entrate, precisando la tracciabilità delle erogazioni, sottolineando la necessità di un piano non generico di attività dell’ente beneficiario: per essere considerato di utilità sociale, il progetto si deve connotare per la realizzazione di attività solidaristiche.
MIGRANTI
AVVENIRE – “Il «controesodo» dei migranti romeni”. Le imprese italiane dove i migranti romeni avevano trovato lavoro chiudono o licenziano. Migliaia di muratori e operai devono fare le valige. La vetrina di pag. 3 è un viaggio fra i volti e le storie di chi ha visto svanire le speranze di un vita migliore. E al ritorno in patria deve fare i conti con il peggioramento della situazione economica e sociale del paese d’origine.
ITALIA OGGI – “Colf e badanti appesi a un filo” è il titolo del pezzo con richiamo in prima di Antonio Ciccia in cui si spiega come «la legge della sicurezza entrerà in vigore l’8 agosto 2009. Per evitare rischi legati al nuovo reato di clandestinità, entro quella data dovrà essere pubblicata la legge di conversione del dl 78/2009 che ha introdotto la sanatoria per colf e badanti». Nel caso entrasse in vigore la posizione di colf e badanti rimarrebbe sospesa in attesa della procedura di regolarizzazione, in caso contrario per tutte queste persone si configura l’ipotesi di reato di clandestinità.
CARCERI
AVVENIRE – “Emergenza carceri. «Accordi tra Paesi per svuotare le celle»”. All’allarme sui penitenziari al collasso e sull’aumento dei suicidi in cella lanciato domenica da AVVENIRE la politica prova a dare qualche risposta: secondo il sottosegratario alla Giustizia Maria Elisabetta Casellati l’ipotesi di lavoro che il Guardasigilli sta studiando con maggiore attenzione è quella di accordi bilaterali per far scontare la pena agli stranieri nei loro Paesi d’origine. Il primo approccio con la Romania , già l’anno scorso insieme a l ministro Maroni. Ma sui tempi e sulle possibilità concrete è ancora nebbia. Rilanciata anche l’ipotesi di «strutture più leggere per la custodia cautelare».
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