Estate per tutti

Vacanze Fuorionda: libertà, autonomia e inclusione

La vacanza come esperienza accessibile a tutti, anche per chi vive con una disabilità. Nasce così, a Udine, Fuorionda: un'associazione di promozione sociale che propone soggiorni liberi, inclusivi e autentici pensati per garantire a ogni persona la possibilità di vivere in pienezza la propria estate

di Rossana Certini

«Finalmente ho potuto partire da sola»: Sara sintetizza così la sua esperienza con Fuorionda, associazione di promozione sociale indipendente nata per offrire esperienze di vacanza inclusive e accessibili a persone con disabilità. Non un centro estivo né un tour operator, ma un’iniziativa pensata per permettere ad ogni partecipante di vivere un periodo di vacanza con un livello di libertà e opportunità molto simile a quello di chiunque altro.

«Mi piace pensare che siamo un po’ come quelle associazioni che organizzano viaggi per persone che hanno le stesse passioni», spiega Katia Mignogna, presidente dell’associazione Arte e Libro di Udine. È al suo interno che è nato, nel 2010, il progetto Fuorionda diventato poi, nel 2019, un’associazione di promozione sociale indipendente. Prosegue Mignogna: «La prima volta che abbiamo portato i ragazzi in vacanza in realtà non eravamo consapevoli di quello che stavamo per realizzare. Volevamo costruire un’esperienza condivisa con alcune persone di Arte Libro per portarli fuori dall’ambiente di lavoro quotidiano. Quel primo viaggio lo organizzammo al Villaggio Marzotto di Jesolo».

Un momento delle vacanze Fuorionda (foto dal sito arteelibro.com)

Un piccolo passo che già dall’anno dopo ha messo in moto un progetto strutturato e inclusivo con l’obiettivo di offrire a tutte le persone che lo vogliono – quindi non necessariamente solo a chi partecipa alle attività di Arte e Libro durante l’anno – una settimana di vacanza, in cui poter fare nuove esperienze in un ambiente sicuro. I benefici delle vacanze Fuorionda coinvolgono anche le famiglie che restano a casa: sapere, infatti, che i loro cari sono in un contesto protetto e qualificato consente loro di ricaricare le energie e ritrovare serenità.

La diversità come ricchezza per il gruppo

Oggi Fuorionda si occupa di tempo libero per persone con disabilità e organizza tre settimane di soggiorno estivo, tra fine luglio e metà agosto, coinvolgendo in tutto circa 60 partecipanti ogni anno. La maggior parte proviene dal Friuli Venezia Giulia, ma alcuni arrivano anche da regioni vicine, spesso grazie al passaparola.

I gruppi vengono formati tenendo conto del grado di autonomia dei partecipanti, ma senza suddividerli in base a bisogni simili. «Al contrario», spiega Mignogna, «cerchiamo di creare gruppi eterogenei, con abilità diverse, perché ciascuno possa aiutare e valorizzare l’altro. Questo approccio rafforza l’autostima e promuove il contributo reciproco».

Un momento delle vacanze Fuorionda (foto sito arteelibro.com)

Il numero di operatori e volontari viene calibrato in base ai bisogni individuali: si va da situazioni in cui un operatore può seguire più persone a casi in cui è necessaria assistenza continua con presenza notturna e supporto sanitario.

Un’organizzazione su misura, con professionisti e volontari

Come spiega Mignogna: «I primi anni partivamo con pochi operatori e tanti volontari. Però ci siamo subito accorti che la sicurezza dei ragazzi che partecipavano alla vacanza doveva essere centrale rispetto all’obiettivo di farli sentire liberi e sereni, quindi abbiamo invertito il rapporto numerico. Oggi abbiamo più operatori che volontari». L’estate scorsa, ad esempio, i 53 partecipanti sono stati affiancati da 15 operatori e 7 volontari. Inoltre, da alcuni anni, nei soggiorni estivi, è stata inserita la figura dell’infermiere professionale.

Un momento delle vacanze Fuorionda (foto sito arteelibro.com)

Fuorionda permette non solo vacanze ma un’esperienza vera dove l’assistenza c’è ma non toglie spazio alla libertà. «L’obiettivo è permettere alle persone con disabilità di vivere la vacanza esattamente come la viviamo noi», ribadisce Mignogna. «Quindi andando a fare un aperitivo, uscendo a ballare, facendo shopping o semplicemente decidendo di andare al mare. Ognuno può scegliere liberamente cosa fare senza privarsi di tutti quei momenti che rendono una vacanza veramente libera. Noi dell’organizzazione siamo al loro fianco per ogni necessità dall’aiuto a prendere un farmaco o fare una terapia al vestirsi».

A fare la differenza è anche la presenza continua degli operatori. «Uno degli ostacoli principali dei soggiorni estivi proposti da alcuni centri diurni è legato ai tempi dei turni degli operatori, che seguono le classiche 8 ore giornaliere. In questo modo restano scoperte le restanti ore della giornata di cui spesso deve farsi carico il caregiver», conclude Mignogna. «Noi abbiamo scelto un approccio completamente diverso, con operatori presenti 24 ore su 24, per garantire un’assistenza continua e discreta, capace di accompagnare ogni momento della giornata, dalla colazione alla serata in discoteca, in totale sicurezza e libertà».

Nella foto di apertura un momento delle vacanze Fuorionda (Foto sito arteelibro.com)

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