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Vaticano: sviluppo dell’Africa è opportunità per il mondo

Lo ha detto monsignor Celestino Migliore, capo della delegazione della Santa Sede all’Onu nell’ambito dell’Incontro di alto livello dedicato allo sviluppo dell’Africa

di Redazione

«Continuare gli sforzi per adattare i progetti di sviluppo alla realtà africana e raggiungere un autentico partenariato all’interno del quale i paesi africani non siano semplici ricettori di idee e di aiuti dall’esterno, ma veri e propri agenti del loro stesso sviluppo»: lo ha detto monsignor Celestino Migliore, capo della delegazione della Santa Sede all’Onu nell’ambito dell’Incontro di alto livello dedicato allo sviluppo dell’Africa tenutosi ieri al Palazzo di Vetro dell’Onu a New York.

«Lo sviluppo dell’Africa – ha aggiunto monsignor Migliore, il cui intervento è stato reso noto oggi dalla Sala stampa vaticana – è una grande opportunità per il mondo intero sia per le sue risorse umane, sia per le sue diversità culturali e climatiche che la rendono unica».

Il successo ottenuto nel consolidamento dell’indipendenza alla fine del periodo coloniale, l’abolizione della segregazione razziale in alcuni paesi e il recente rafforzamento dell’Unione Africana e di altre organizzazioni regionali sono, secondo il presule, un grande segno di speranza sulle potenzialità che il continente è in grado di esprimere.

«E’ arrivato il momento di consentire e incoraggiare una coscienza africana che si faccia carico di guidare un processo di sviluppo concreto e sostenibile, capace di liberare tutti i popoli dell’Africa dal giogo dell’estrema povertà» ha proseguito il capo della delegazione vaticana sottolineando che la strada da percorrere è ancora tanta. «La recente crescita economica non è stata sufficiente per liberare dalla povertà larghi segmenti della popolazione; l’aspettativa di vita resta tutt’oggi tra le più basse al mondo; c’è molto da fare per migliorare le condizioni di vita e di salute».

Difficoltà che possono essere superate, ha detto ancora il presule, anche raggiungendo un ampio consenso su regole condivise nel commercio internazionale: una questione tuttora aperta, per la quale la Sante Sede ha suggerito uno speciale vertice per l’Africa e i paesi meno sviluppati. Lo sviluppo del continente – ha concluso monsignor Migliore – dovrebbe passare attraverso «la creazione di un’occupazione urbana sufficiente e produttiva per i giovani” e in virtù “ di investimenti indirizzati a un sistema sostenibile di aziende agricole a conduzione familiare” nel rispetto “dell’identità culturale dei popoli africani”».

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