Mondo
Verso il Forum. E la Riforma?
Cooperazione internazionale, il ministro lancia un "concorso di idee". Ma intanto, il Parlamento...
di Redazione

L’appuntamento è fissato per settembre a Milano. Il Primo Forum della Cooperazione Internazionale, voluto dal ministro Andrea Riccardi, sarà un appuntamento pubblico di un giorno e mezzo che farà incontrare i cittadini interessati, gli esperti, i giovani e gli attori tradizionali e nuovi della cooperazione allo sviluppo con le più alte cariche dello Stato e con i Ministri europei e dei paesi del Sud del mondo.
Il Forum, come si legge nella pagina ufficiale, tra sessioni plenarie e momenti di lavoro partecipati, ha l’obiettivo di raccogliere idee innovative, coinvolgendo anche nuove realtà, tra cui gli studenti universitari dei corsi di cooperazione. Il momento del Forum nazionale è preceduto da un percorso preparatorio partecipativo, strutturato intorno a dieci “tracce di discussione” che individuano i nodi da sciogliere per assicurare un riavvio della cooperazione italiana.
Chiunque è interessato a fornire un contributo a un gruppo di lavoro – sia in rappresentanza di enti o istituzioni che come privato cittadino – può farlo presentando e sviluppando il tema sul rispettivo template, scaricabile dal sito entro il 10 luglio prossimo.
Un percorso partecipato ad ampio raggio che sicuramente può servire a far emergere idee e innovazioni e che potrebbe portare in luce alcuni dei temi più controversi e discussi, come quello dell’Agenzia del Terzo settore (come spiega Federico Marcon sul suo blog)
. Ma c’è un però. Un però che nei giorni scorsi è stato messo in luce in parecchi interventi nel mondo delle cooperazione internazionale (da Silvia Pochettino su Volontari per lo Sviluppo e da Fabio Pipinato su Unimondo, per esempio): parallelamente al lavoro di preparazione sul Forum, sta proseguendo l’iter di riforma della legge 49/87 sulla cooperazione internazionale, in Parlamento (iter ormai pluriennale…) con due disegni di legge, n. 1744 e 2486. Secondo Pipinato “l’accordo PD-PDL, a riguardo, c’è già. Nello specifico Tonini – Mantica che, ad onor del vero, qualcosa ne sanno dopo anni annorum alla Commissione esteri del Senato”.
Secondo quanto riferisce Silvia Pochettino l’Associazione Ong Italiane si esprime con chiarezza in un documento riservato chiedendo che “ Il percorso legislativo sia necessariamente coordinato e convergente con l’avvio del Forum della cooperazione convocato dal Ministro Riccardi per arrivare ad una soluzione legislativa coordinata e univoca, tenendo conto anche delle indicazioni prodotte nei documenti del lavoro preparatorio e degli esiti del Forum” .
Insomma: niente pasticci. Se riforma dev’essere, meglio aspettare ancora qualche mese e fare tesoro degli esiti del Forum.
I dieci temi su cui si può dare un contributo per il Forum:
1: Come l’Italia immagina lo sviluppo mondiale post 2015?
2: Dove stare? Una nuova lettura geopolitica per la cooperazione italiana
3: Cosa fare? eccellenze italiane, innovazioni e priorità
4: Come fare? modelli, risorse e coerenza delle politiche
5: Il ruolo dell’Italia nelle aree di crisi
6: Il ruolo del privato profit e del privato sociale nella cooperazione allo sviluppo
7: Cooperazione e gratuità: volontariato, terzo settore e no-profit
8: Ruolo delle diaspore e comunità migranti nella cooperazione: oltre le rimesse
9: Verso una strategia multilaterale unitaria: Nazioni Unite, Banche e Fondi di sviluppo e Unione Europea
10: Valutare e comunicare i risultati: efficacia e trasparenza
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