Cultura
Vescovi: cautela su Ogm, attenti alla qualit
E' quanto si legge nel documento ''Frutto della terra e del lavoro dell'uomo. Mondo rurale che cambia e Chiesa in Italia''. In allegato il testo completo
di Redazione
Anche nelle ”culture urbane e industriali” emergono ”nuovi legami tra la terra e l’uomo”, e si registra ”la crescente richiesta di un’agricoltura di qualita’, rispettosa della salute, dell’ambiente e delle esigenze delle nuove generazioni”. E’ quanto si legge nel documento ”Frutto della terra e del lavoro dell’uomo. Mondo rurale che cambia e Chiesa in Italia”, pubblicato oggi dalla Commissione episcopale della Cei per i problemi sociali e il lavoro con una nota introduttiva del vescovo di Locri GianCarlo Maria Bregantini, la giustizia e la pace, in cui si fa notare che ”si diffonde fra i consumatori la ricerca di prodotti per una sana alimentazione, con la conseguente preferenza per prodotti locali e la richiesta di informazione sui processi di produzione”. Un paragrafo del nuovo testo della Chiesa italiana e’ dedicato agli organismi transgenici, verso i quali si raccomanda ”una particolare attenzione, soprattutto alla valutazione dei possibili effetti degli organismi transgenici sull’uomo e sull’ambiente, dai punti di vista biologico, produttivo, economico e sociale”. Accanto a grandi opportunita’ teoriche, tali tecnologie presentano rischi di cui, allo stato attuale delle conoscenze, e’ difficile dare una valutazione adeguata”, e’ il giudizio dei vescovi italiani, che rimandano al Compendio della dottrina sociale della Chiesa, dove si invita a ”non cadere nell’errore di credere che la sola diffusione dei benefici legati alle nuove biotecnologie possa risolvere tutti gli urgenti problemi di poverta’ e di sottosviluppo che assillano ancora tanti Paesi del pianeta”. ”La possibile irreversibilita’ di taluni processi – conclude la Cei – e l’incertezza legata alla parzialita’ delle conoscenze esigono nel campo degli organismi transgenici una particolare cautela, unita a ulteriori sviluppi nella ricerca scientifica”. Altro bisogno da garantire, quello della ”sicurezza alimentare”, grazie a ”controlli adeguati” che congiurino ”gravi rischi per la salute di molti”. ”Nei Paesi caratterizzati da redditi elevati – si fa notare infatti nel testo – la sicurezza alimentare non riguarda tanto il problema dell©!=accesso al cibo quanto della sua salubrita”’, minacciata dalla ”ricerca di un interesse economico immediato” che ”puo’ determinare usi superficiali e colpevoli delle tecnologie agricole, con gravi rischi per la salute di molti”.
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