Volontariato

Via dalla Finanziaria i fondi per le vittime di uranio e polveri sottili

Scomparsi 15 milioni di euro per i militari italiani che abbiano contratto infermità a causa di contaminazione da armi e munizioni contenenti uranio, alle polveri sottili e alle radiazioni ionizzanti

di Redazione

Non c?è più traccia, in Finanziaria, dell?emendamento proposto dai Verdi, fortemente voluto dal sottosegretario alla Difesa, senatore Lorenzo Forcieri, e sul quale c?era ? così è stato detto dai Ds ? accordo politico unanime: una norma, introdotta nel pacchetto Difesa, che stanziava 15 milioni di euro per ?i militari italiani che abbiano contratto infermità a causa di contaminazione da armi e munizioni contenenti uranio, alle polveri sottili e alle radiazioni ionizzanti?.

La spesa, era indicato, sarebbe stata spalmata per tre anni. Questa norma equivaleva a una importante vittoria per i soldati e per le loro famiglie. Infatti sono partiti i processi per i risarcimenti danni per le vittime della cosiddetta Sindrome dei Balcani e una norma simile sarebbe stato un aiuto per l?avvocato Tartaglia che sta difendendo le famiglie di 40 soldati deceduti dopo aver partecipato alle missioni di pace nei Balcani. Ma l?emendamento 18 bis è stato sostituito, a sorpresa, martedì mattina.

?Non so come può essere accaduto ? ha detto il senatore Forcieri, uno dei parlamentari più attenti a questa vicenda ? era tutto pronto per l?inserimento in Finanziaria ma non c?è traccia dell?uranio nell?emendamento. Sarà stato un errore di trascrizione?. È partita quindi la corsa contro il tempo per riscrivere l?emendamento nella formulazione originaria. Ma la vicenda, con il passare delle ore, si è tinta di giallo.

Alle 14,00 di mercoledì il testo era pronto: ?C?è il pieno accordo politico: vogliamo imporre un?inversione di tendenza e riconoscere l?esistenza di una problematica uranio. ? ha sostenuto Forcieri ? Il nuovo emendamento scritto prevede 10 milioni per il 2007 per dare un sostegno sanitario alle vittime dell?uranio, delle polveri sottili e delle radiazioni ionizzanti?.

Alla fine, però, quello che compare nel maxiemendamento che dovrà essere votato oggi in Parlamento non contiene neanche questa versione ?corretta?. L?ultima versione non solo non cita mai l?uranio impoverito ma riduce anche l?entità del finanziamento: dieci milioni di euro in un anno per le cure mediche del personale militare che ha riportato danni e invalidità permanenti e per il monitoraggio delle popolazioni che vivono in zone adiacenti ai poligoni di tiro.

?Un colpo basso per tutte le famiglie che ancora una volta avevano riposto la loro fiducia nello Stato ? commenta Domenico Leggiero dell?Osservatorio militare ? evidentemente il potere militare è intervenuto influenzando il governo e la sua linea politica?. Sconcertato il senatore Forcieri: ?Non so come mai sia accaduto. Lo attribuisco alla concitazione degli ultimi giorni in vista del maxiemendamento. Ma in futuro riusciremo a inserire questo emendamento appena sarà possibile, prendendo spunto da qualche provvedimento sul tema delle forze armate?. Rassicurazione che non convince l?Osservatorio militare che ha inviato un telegramma a Romano Prodi e al presidente della Repubblica Giorgio Napoletano chiedendo un interveto urgente. ?Prima che sia troppo tardi, cioè prima che il maxiemendamento sia votato. Faremo uno sciopero della fame, se necessario, con le famiglie dei militari in testa?.

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