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Vicenza, Acli: “Decisione del Consiglio è un’occasione persa”

"Sarebbe stato un momento democratico di confronto e libera espressione", dichiara il presidente delle Acli vicentine Serafino Zilio

di Redazione

“Le Acli vicentine, prendendo atto della decisione del Consiglio di Stato di sospendere il previsto appuntamento consultivo del 5 ottobre sulla questione Dal Molin, ribadiscono pieno rispetto per le ragioni che hanno portato all’annullamento della consultazione. Tuttavia, le Associazioni cristiane lavoratori italiani di Vicenza rilevano che la consultazione già attivata poteva rappresentare un momento democratico di confronto e di libera espressione di voto, l’occasione per dare la parola ai cittadini”.

Sono le parole di Serafino Zilio, presidente delle Acli di Vicenza, dopo la decisione del Consiglio di stato di togliere validità alla consulta cittadina che doveva decidere sulle sorti dell’area dell’aeroporto civile Dal Molin, ‘promesso’ dal Governo italiano all’esercito statunitense come raddoppio della base militare Ederle.

“Con la sospensione della procedura”, aggiunge Zilio, “è venuta meno l’opportunità di questo confronto diretto facendo prevalere una sterile contrapposizione, negando ai cittadini la facoltà di esprimersi. Il prossimo passaggio che le Acli auspicano per il bene della migliore convivenza è quello di trovare i modi ed i tempi per un recupero che porti ad un confronto più aperto, collaborativo e costruttivo”.

Domenica 5 ottobre a Vicenza la consulta cittadina per il Dal Molin si farà lo stesso: saranno 53 i gazebo (e non più, quindi i seggi elettorali ufficiali) montati nelle zone principali della città, a raccogliere chi tra gli 87mila cittadini che hanno ricevuto la scheda a casa decidano di consegnarla. Ma dopo lo stop del Consiglio di stato, non avrà alcun valore legale. Simbolico, forse, sì.

 

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