Famiglia
Vicenza: in 100mila alla manifestazione contro la base Usa
Balletto di cifre, per la Questura in 40mila, per organizzatori sopra i 100mila. "pomeriggio di pace e di serenità", dice don Bellavite. Anche striscioni di solidarietà alle nuove Br
di Redazione
Hanno superato il numero di quarantamila i manifestanti che stanno percorrendo l’anello attorno alle mura di Vicenza. Il dato e’ stato reso noto dalla questura.
”Abbiamo superato ampiamente le centomila persone”. E’ la stima ”ufficiale” degli organizzatori della manifestazione contro l’allargamento della base Usa, fatta da Cinzia Bottene, uno dei portavoce del comitato ‘No Dal Molin’. ”La testa del corteo e’ quasi arrivata alla fine del percorso – ha detto – e la coda che non riesce ancora a muoversi. E c’e’, inoltre, uno spezzone di 20mila persone che deve ancora muoversi”. Bottene ha poi ribadito il carattere assolutamente pacifico della manifestazione. ”La citta’ e’ completamente abbracciata dalla gente, ci sono migliaia di vicentini che stanno proteggendo la citta’ da un futuro che non vogliamo”.
Oggi a Vicenza l’associazione Obiettori non violenti chiede al governo ”di non trasformare l’Italia in una portaerei degli Stati Uniti”. Lo afferma Massimo Paolicelli, presidente dell’associazione che chiede all’esecutivo ”di fare tre passi indietro e di ripartire dal programma elettorale con il quale ha vinto le elezioni”. Il primo passo, secondo Paolicelli, deve essere quello di negare la possibilita’ agli Usa di costruire una nuova base militare. Il secondo quello di bloccare il progetto di acquisto del caccia joint strike fighter.
”E’ stato un meraviglioso pomeriggio di pace e di serenita’, che testimonia come, grazie a Dio, in questo paese si possa manifestare in tutta tranquillita”’. Lo dichiara don Andrea Bellavite, che ha partecipato alla manifestazione, ed e’ coordinatore dei settimanali delle 15 diocesi del Nordest. ”Il merito – secondo don Bellavite – va anche alle forze dell’ordine, che hanno accompagnato il corteo in forma di assoluta discrezione. Bravissimi anche gli organizzatori del Comitati del no, che hanno evitato in ogni modo le possibili strumentalizzazioni”. Numerose le comunita’ cristiane presenti, con le ”Famiglie di pace”, l’associazione Giovanni XXIII, giovani dell’Agesci.
”Fuori i compagni dalle galere, dentro la Digos e le camicie nere”: e’ uno degli slogan con cui il centro sociale Gramigna accompagna i suoi striscioni di solidarieta’ agli arrestati per terrorismo negli ultimi giorni e di protesta contro l’allargamento della base di Vicenza. Gia’ in passato il centro ha espresso la sua solidarieta’ per gli arresti che in un comunicato ha definito ”azioni sbirresche degne di uno stato fascista” e per solidarieta’ ha anche organizzato un concerto per sabato prossimo.
Dei partiti di Governo presenti Diliberto, segretario Pdci, e Rizzo segretario di Rifondazione Comunista
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