La cultura che costruisce
“Visioni Periferiche”, festival del cinema che unisce i giovani e rilancia il senso di comunità
A Bitonto nel Barese, dal 26 giugno, torna la rassegna che, nei due anni precedenti, ha conosciuto una crescita esponenziale. Un cuore tutto sociale per rafforzare la comunità e educare alla cittadinanza attiva. Una festa del sapere e del saper stare insieme

La visione periferica risiede al di fuori del centro dello sguardo: comprende le aree agli estremi del campo visivo.
Da questa suggestione è partito il team del Collettivo Keep Rolling, un’associazione di promozione sociale pugliese di giovani under 35 che promuove e valorizza il territorio con eventi sociali e culturali.
Tre anni fa nasce Visioni Periferiche, il Festival del cinema di periferia che in estate trasforma i margini urbani della città di Bitonto (Bari), riconosciuta città d’arte nel 2004 e tra le dieci finaliste per il titolo di capitale italiana della cultura nel 2020, in epicentri culturali, esplorando la magia del cinema all’aperto: libero, gratuito e accessibile a tutti.
Ogni giovedì, dal 26 giugno al 17 luglio 2025 tornano proiezioni gratuite, talk con grandi ospiti nazionali e internazionali e molte attività dedicate anche ai bambini, podcast e musica live.
La dimora del Festival è la suggestiva Cittadella del Bambino – Ex Contessa, una struttura un tempo abbandonata in stato di degrado, trasformata successivamente in un centro polifunzionale dedicato all’educazione e alla formazione di giovani con difficoltà socio-economiche. È uno spazio inclusivo, sempre aperto, gestito dalla Cooperativa Ops! che dal 2014 si occupa di iniziative e servizi di promozione del benessere del minore e della famiglia e che ospita attività formative e ricreative.
Cinema, strumento di incontro
«Con Visioni Periferiche siete riusciti a mettere in contatto le persone con il cinema e con le storie. In questo modo date sviluppo al territorio», ha dichiarato il regista e produttore Ilir Butka, attualmente presidente del Centro nazionale albanese di Cinematografia. Ed è proprio il contatto con le storie che ciascuno di noi, dopo la pandemia, ha sentito l’esigenza di risanare, di ricostruire.
«Il Festival nasce con l’obiettivo di rilanciare il senso di comunità attraverso il cinema, rispondendo al progressivo impoverimento delle sale cinematografiche e alla riduzione di occasioni di aggregazione culturale nei quartieri marginali. La nostra proposta è gratuita e intergenerazionale perché desideriamo rendere il cinema uno strumento di incontro», ci racconta Niccolò Ventafridda, giovane direttore artistico del Festival.
Grazie al linguaggio audiovisivo, Visioni Periferiche unisce cittadini, turisti e appassionati di ogni età e provenienza offrendo loro l’opportunità di dialogare con registi, attori e professionisti del settore. Non si tratta solo di una rassegna di proiezioni, ma di un vero e proprio modello di innovazione sociale, perché crea spazi di confronto e condivisione, offre una programmazione che riflette le sfide delle periferie e ambisce a diventare un esempio di sostenibilità culturale in cui l’aggregazione contribuisce a rafforzare il tessuto sociale e stimola nuove forme di cittadinanza attiva.

Alla prima edizione (2023) hanno partecipato circa 200 spettatori per serata. Nella seconda, il pubblico è salito a 500 persone, per un totale complessivo di circa 2.500 partecipanti per l’intera rassegna. I contenuti social del Festival hanno superato le 50mila visualizzazioni, coinvolgendo utenti anche al di fuori del territorio barese.
Il programma di quest’anno è particolarmente denso: ospite della serata di apertura sarà Celeste dalla Porta, protagonista di Parthenope firmato da Paolo Sorrentino. Tra i film selezionati per la proiezione, anche Familia presentato nella sezione Orizzonti alla 81ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, diretto da Francesco Costabile che sarà ospite della terza serata.
La seconda serata sarà dedicata al film L’albero, scritto e diretto da Sara Petraglia, al suo esordio alla regia che parteciperà al dialogo insieme a Tecla Insolia, attrice protagonista della pellicola; la quarta serata destinata ai bambini vedrà protagonista il film di animazione Encanto prodotto e distribuito da Disney, che ha ottenuto l’Oscar e il Golden Globe come miglior film d’animazione.
La serata di chiusura ospiterà in collegamento online Barry Gifford, scrittore americano e sceneggiatore del noto e amato film Cuore selvaggio diretto da David Lynch, vincitore della Palma d’oro come miglior film al 43º Festival di Cannes.
Il valore aggiunto della selezione operata dalla direzione del Festival sta nei temi di attualità che richiedono una consapevolezza ogni giorno più urgente: la violenza di genere, l’abuso di sostanze, la salute mentale, la pressione della aspettative sociali, la voglia di vivere e di amare della nuova generazione e la sua infelicità.
Festival cioè rete
Fin dalla prima edizione il Festival ha generato e consolidato una rete straordinaria di partner tra diversi enti e realtà associative del territorio che hanno risposto con entusiasmo a questa chiamata alle arti.
Primi tra tutti: il Comune di Bitonto che ha creduto nell’iniziativa riconoscendone il valore culturale e che insieme alla Regione Puglia ha fornito un supporto istituzionale ed economico contribuendo a rafforzare la continuità della rassegna.
L’Associazione U-Lab dalla prima edizione ha messo a disposizione la competenza di professionisti dell’urbanistica e dell’architettura, curando soprattutto gli aspetti legati alla fruibilità degli spazi e all’interazione tra audience e ambiente urbano.
L’Associazione B&Bitonto, un ente del Terzo settore – ets che riunisce i gestori delle strutture ricettive extralberghiere a Bitonto con l’obiettivo di promuovere un turismo sostenibile, nell’ambito del Festival ha garantito ai visitatori di poter scoprire la città e l’entroterra, contribuendo allo sviluppo turistico locale.
Artesettima è un collettivo artistico che si occupa di divulgazione e produzione cinematografica. Con una community di oltre 300mila appassionati divulga storia, analisi e curiosità della settima arte su tutti i canali social e suggerisce una riflessione preziosa: «È faticosa la responsabilità della bellezza. Ricucire dopo aver compreso il senso dei fili nascosti, ci rende presenti. Il cinema è popolo, vita, poesia»
Moviereading è una delle principali piattaforme che consente di rendere fruibili le proiezioni dei film a persone non udenti e non vedenti grazie ad un’apposita app su smartphone e tablet. Perché il cinema è libero, è di tutti.
Ulixes è una delle più importanti realtà del territorio di Bitonto: una cooperativa sociale specializzata nella valorizzazione culturale, nella rigenerazione urbana e nell’animazione giovanile.
Infine, l’Associazione di promozione sociale “Buone Mani” si occupa di donazioni, raccolta abiti e accessori per famiglie in difficoltà: grazie al loro coinvolgimento, il Festival promuove anche forme di solidarietà e scambio tra comunità.

La forza delle idee
Visioni Periferiche diventa così una festa del sapere e del saper stare insieme, un inno alla forza motrice delle belle idee e delle belle persone.
Questi giovani ragazzi hanno il merito di essersi occupati e preoccupati di creare un’occasione: per ascoltare, per riflettere, per crescere e per restituire. Hanno costruito un modello culturale, mobilitando risorse e competenze di giovani professionisti: registi, tecnici audio-video, grafici, esperti di comunicazione e operatori culturali che, pur vivendo in città diverse o all’estero, hanno scelto di investire tempo ed energie per promuovere iniziative nella propria città di origine. Per restare e cambiare un mondo che non sembra voler cambiare.
Tutte le foto sono del Festival Visioni Periferiche.
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