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Beni culturali

Al Rione Sanità nasce la prima Cooperativa di Comunità di Napoli

La cooperativa “La Sorte”, costituita da giovani del quartiere, gestirà lo Jago Museum, la Chiesa dei Cristallini e la Cappella dei Bianchi che ospita la scultura Figlio Velato

di Redazione

Nasce al Rione Sanità la Cooperativa “La Sorte”, la prima Cooperativa di Comunità di Napoli. Una cooperativa di comunità, ovvero un modello di innovazione sociale in cui sono i cittadini di una comunità che si organizzano per diventare produttori e fruitori di beni o servizi, favorendo sinergia, occasioni di crescita e coesione all’interno di una comunità alla quale i soci promotori appartengono, in questo caso il Rione Sanità.

È noto che il processo di sviluppo e di rigenerazione sociale e culturale sperimentato al Rione Sanità da don Antonio Loffredo, ha visto sempre di più il proliferare di cooperative e associazioni di giovani che, attraverso il lavoro, l’arte e la cultura, hanno trasformato quello che era definito un quartiere popolare e periferico di Napoli, in una delle mete turistiche più apprezzate in città. 

È su questo modello, portato avanti dalla cooperativa La Paranza attraverso la gestione delle Catacombe di Napoli, che prende forma La Cooperativa La Sorte: un gruppo di giovani del quartiere che condivide il sogno di valorizzare quei beni comuni che, ancora nell’ombra perché dismessi o abbandonati, fanno parte dello straordinario patrimonio storico artistico e culturale del Rione. 

La nascita della Cooperativa La Sorte rappresenta l’inizio di una storia che vede protagonisti un gruppo di dodici amici e soci fondatori, dai 22 ai 28 anni, e che porta con sé la voglia di poter contribuire alla rinascita del Rione Sanità. 

Dopo un anno di formazione fornita dalla Paranza, la Cooperativa La Sorte è pronta ad occuparsi della gestione e della cura di alcune tra le chiese più affascinanti del Rione Sanità, offrendo ai napoletani e ai turisti esperienze di visita che mettono in relazionel’abitante temporaneo”, il turista, con la comunità locale.

Tra i luoghi gestiti dalla cooperativa c’è la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, riaperta al pubblico lo scorso maggio dopo decenni di chiusura e di abbandono grazie ad una convenzione tra la Parrocchia di Santa Maria della Sanità e il Fondo Edifici Culto (fec). La chiesa, dedicata al primo vescovo di Napoli, oggi accoglie lo Jago Museum con alcune delle opere più sensazionali dello scultore contemporaneo Jago

La riapertura al pubblico e il recupero del complesso religioso sono stati possibili grazie al progetto “Luce al Rione Sanità” promosso dalla Cooperativa La Paranza con il sostegno di Fondazione Con il Sud e Fondazione di Comunità San Gennaro Ef insieme a Intesa Sanpaolo.

Il progetto “Luce”, ideato durante i mesi del lockdown, nasce con l’obiettivo di illuminare un’area periferica del Rione Sanità che, non ancora interessata dai processi di rigenerazione sociale e urbana, con il suo potenziale storico e artistico rappresenta di fatto un ulteriore polo culturale del quartiere.

L’iniziativa ha permesso infatti di riqualificare due luoghi in stato di abbandono, la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi e la Chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini, con evidenti ricadute positive per gli abitanti e le attività commerciali delle aree limitrofe. 

Per restituire dignità ai luoghi e creare nuove opportunità di lavoro attraverso la valorizzazione delle risorse che caratterizzano casa propria, alcuni dei giovani destinatari del progetto “Luce” hanno deciso di costituirsi in cooperativa. Il modello organizzativo e di gestione scelto è, ancora una volta, quello della cooperazione che favorisce la partecipazione, il coinvolgimento e che investe sul capitale umano

La creazione di una nuova impresa sociale, La Sorte appunto, arriva quindi a coronazione delle azioni progettuali e rappresenta uno dei migliori risultati auspicabili. 

«Siamo sempre stati spettatori di un cambiamento, abbiamo sempre colto le opportunità che La Paranza offriva ai ragazzi del territorio e siamo stati formati ed educati a seguire i valori di fratellanza e crescita collettiva. Il capitale umano di cui si parla è un seme che viene coltivato attraverso le attività educative e lavorative. C’è bisogno di molta dedizione per far sì che quei semi diventino dei fiori in grado di dare dei frutti. Oggi abbiamo la possibilità di restituire tutto ciò che ci è stato donato e di essere parte di questo cambiamento insieme a tanti altri»m afferma Emanuele Russo presidente della Cooperativa La Sorte. 

La nuova coop. permetterà ai giovani di essere protagonisti di quel processo consapevole e responsabile di presa in carico dei beni culturali così come sancito dalla Convenzione di Faro, nella convinzione che l’Eredità culturale comune sia da difendere, promuovere e, soprattutto consegnare alle generazioni future. La Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi situata all’ingresso del Borgo dei Vergini, la Chiesa di Santa Maria Maddalena ai Cristallini e la Cappella dei Bianchi nella chiesa di San Severo fuori le mura rappresentano per i giovani de La Sorte e per la comunità del Rione Sanità il punto d’inizio di un percorso fatto di arte, storia e sociale.