Economia

BionIT Labs, la startup che ha creato la mano bionica che supera la disabilità

Adam’s Hand è la prima mano bionica al mondo completamente adattiva. Si tratta di un dispositivo semplice da utilizzare, robusto e soprattutto ad alto contenuto tecnologico pensato per persone prive di un arto. A crearla è stata l’azienda salentina BionIT Labs, guidata da Giovanni Zappatore, che ha trasformato la sua tesi di laurea in startup

di Emiliano Moccia

C’è chi riesce a cucinare senza problemi un piatto di carbonara, tagliando a tocchetti il guanciale, rompendo le uova, grattugiando il formaggio. Chi, come Salvatore, continua a coltivare la passione per la pesca subacquea, restando in equilibro sott’acqua, impugnando il fucile da pesca, nuotando anche in profondità. Chi, è il caso di Paolo, si occupa della gestione dell’azienda agricola e pratica numerosi sport, come il tennis da tavolo. Per tutti Adam’s Hand rappresenta la possibilità di poter trasformare una disabilità in una nuova possibilità attraverso la tecnologia. Adam’s Hand, infatti, è la prima mano bionica al mondo completamente adattiva. «Si tratta di una protesi innovativa pensata per le persone che perdono l’arto a causa di un evento traumatico o per via di una patologia congenita. Noi vogliamo sviluppare delle tecnologie che consentono a chi ha una disabilità, in particolare di un arto superiore, di riacquisire la piena fiducia nel proprio potenziale». Giovanni Zappatore è il CEO e founder di BionIT Labs, la startup salentina nata in Puglia nel 2018 per sviluppare dispositivi medici con l'obiettivo di migliorare concretamente la qualità della vita delle persone con disabilità.

«Ho iniziato a studiare questo settore durante gli anni dell’Università di Ingegneria Meccanica, perché era molto interessante da un punto di vista scientifico, soprattutto lo studio della mano» racconta Zappatore. «Non c’era un dispositivo che poteva adattarsi alle esigenze degli utenti. Per questo, le nostre protesi sono paziente-centrico, in quanto la tecnologia è al completo servizio dell’essere umano. Come il dispositivo Adam’s Hand, che è molto facile da controllare. E’ una protesi di mano poli-articolata basata su una tecnologia che permette alle dita di adattarsi automaticamente a forma e dimensione degli oggetti afferrati: l’utente non ha quindi bisogno di svolgere complicate contrazioni muscolari per selezionare uno schema di presa preimpostato, come avviene nel caso di tutte le protesi bioniche attualmente presenti sul mercato. E’ sufficiente decidere se aprire o chiudere la mano, mentre il dispositivo esegue automaticamente lo schema di presa più adatto per ogni oggetto afferrato. Ne consegue un’estrema semplicità d’utilizzo ed un ridotto tempo di apprendimento». Il meccanismo adattivo su cui si basa Adam’s Hand è stato già brevettato in Europa ed esteso in USA, Cina e India. Si tratta di un dispositivo semplice da utilizzare, robusto e soprattutto ad alto contenuto tecnologico.

Dopo aver trasformato la sua tesi di laurea in una startup, Zappatore ha coinvolto i due co-fondatori Matteo Aventaggiato, ingegnere biomedico, e Federico Gaetani, ingegnere informatico, a fondare BionIT Labs, grazie al finanziamento del bando regionale PIN – Pugliesi Innovativi. Nel cammino di evoluzione di questa azienda med tech, di particolare rilievo anche il processo di incubazione presso la Fondazione Golinelli «che sono stati i primi ad investire nel nostro progetto, che oggi conta circa 30 persone, di cui una ventina di dipendenti ed il resto consulenti».

Una storia di innovazione, sviluppo e lavoro che parte dalla Puglia, dal Sud, da Soleto in provincia di Lecce, che vede un team di ingegneri – quasi tutti pugliesi – con un’età media di 32 anni. «Attraverso il nostro lavoro cerchiamo di colmare una nicchia di mercato tra le protesi che costano molto e che sono complesse da utilizzare e quelle meno care e più semplici dal punto di vista tecnologico. Il nostro team» rileva l’amministratore di BionIT Labs «cerca di avere una visione a lungo termine, una strategia a medio termine e di agire nel breve».

La start up salentina, dunque, vende e propone il modello di Adam’s Hand ed i suoi accessori rivolgendosi principalmente a tecnici ortopedici, officine ortopediche o distributori di dispositivi medici. Lo scorso mese di novembre, BionIT Labs ha chiuso un round di investimento di 3,5 milioni di euro guidato da Cdp Venture Capital sgr (attraverso il Fondo Italia Venture II – Fondo Imprese Sud) e Fondo per la Ricerca e l'Innovazione Rif, gestito da Equiter e dedicato alla ricerca e all'innovazione nel Mezzogiorno. «Fare tecnologia in un campo così elevato non fa differenza se lo fai al Nord o al Sud Italia, perché è la qualità ad essere premiata» conclude Zappatore.

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