Salute
In bici da Roma a Santa Maria di Leuca per la prevenzione e la lotta ai tumori
Un centinaio di ciclisti ed appassionati hanno partecipato alla pedalata da Roma a Santa Maria di Leuca organizzata dall’associazione La Storia in bici, che ha dedicato l’edizione al centenario della Lega Italia per la Lotta contro i Tumori per sensibilizzare le comunità sulla prevenzione
Pedalare in sella ad una bicicletta per sensibilizzare le comunità sulla cultura della prevenzione come metodo di vita. Perché «l’attività sportiva è uno dei pilastri della prevenzione primaria» ha detto Francesco Schittulli, presidente Nazionale della LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Per questo, un centinaio di ciclisti e di appassionati delle due ruote provenienti da tutta Italia hanno intrapreso nei giorni scorsi un percorso che da Roma li ha portati a Santa Maria di Leuca, in Puglia. 1000 chilometri, 10 tappe, 4 regioni e 100 comuni attraversati nel corso della pedalata cicloturistica promossa dall’associazione La Storia in Bici che ha dedicato il suo itinerario al centenario della LILT, sposando in questa sesta edizione il suo messaggio sociale a favore della prevenzione.
«La storia della LILT è la storia di un impegno, di un’idea, di un’azione concreta di contrasto al cancro e di promozione della vita sana e della prevenzione» ha evidenziato Michelino Davico, presidente de La Storia in Bici, al suo arrivo nell’ultima tappa pugliese. «E’ importante fare tutte quelle attività che possono prevenire le malattie, come la corretta alimentazione, l’attività fisica, la lotta all’inquinamento». Anche per questo, lungo il percorso, anche grazie al supporto delle associazioni provinciali LILT, il gruppo di ciclisti è stato accolto dalle istituzioni e dalle amministrazioni locali per promuovere momenti di riflessione e diffusione a favore della prevenzione.
Ad accogliere la carovana all’ultima tappa c'era anche il presidente LILT di Lecce, l'oncologo Carmine Cerullo: «L’attività sportiva è uno dei pilastri della prevenzione primaria dei tumori e non ci stancheremo mai di ribadirlo, soprattutto alle fasce più giovani oggi purtroppo sempre più coinvolte dalla malattia. Ringraziamo La Storia in Bici per questa iniziativa celebrativa dei 100 anni della Lilt nazionale e per aver condiviso i nostri intenti e il messaggio di prevenzione».
L’iniziativa, quindi, oltre a celebrare il secolo di attività della LILT, è stata anche un’occasione per promuovere il patrimonio artistico, storico e culturale attraverso il viaggiare lento e sostenibile, la passione per lo sport all’aria aperta e la scoperta del patrimonio storico, artistico e culturale italiano, in un itinerario che si snoda tra aree archeologiche, templi pagani, santuari cristiani, memoriali e luoghi d’interesse circondati da bellezze paesaggistiche di inestimabile valore. «Il nostro è un Paese straordinario e la bicicletta è il mezzo migliore per girarlo e assaporarlo pienamente» ha concluso Davico.
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