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Basilicata

La ministra Locatelli: «Metaponto esempio di accessibilità che conviene a tutti»

La Ministra per la disabilità in visita al primo stabilimento balneare accessibile della Basilicata, per incontrare e ascoltare le associazioni e le cooperative che animano il progetto. E infine lancia un appello: «Aiutiamoci a far capire ai territori che l’accessibilità conviene, è un’opportunità di sviluppo, oltre che il riconoscimento di un diritto»

di Luca Iacovone

Era il lido della Polizia di Stato, negli anni in cui a Metaponto batteva il cuore dell’intera costa Jonica, con le sue lunghe spiagge di sabbia finissima color oro, i fondali bassi e il mare sempre limpido e cheto. Ma aveva ragione il vecchio adagio a dire che dell’acqua cheta non c’è da fidarsi, così il mare piano, piano ha inghiottito le sue coste: Metaponto in questi anni ha pagato altissimo il costo dell’erosione, delle spiagge come delle speranze e della vitalità di tanti operatori turistici.

C’è una cosa però che il mare non è riuscita a piegare: il sogno del Capitano della Polizia di Stato, Gaetano Fuso, che proprio in quel lido prestò servizio, prima di essere colpito dalla Sla. Oggi quel sogno grazie all’intuizione di un sindaco e ad un lungo percorso di co-progettazione che ha coinvolto istituzioni ed enti del Terzo settore, si candida a diventare occasione di riscatto per un intero territorio che ha deciso di scommettere sull’accessibilità, per riconoscere un diritto di civiltà sì, ma anche per rilanciare l’intero indotto legato al turismo.

L’accessibilità conviene a tutti

«Rendere le spiagge accessibili, investire sul turismo accessibile è un’opportunità per tutti, non se la devono lasciar sfuggire i nostri amministratori e per questo è fondamentale il Terzo Settore. Qui oggi ho visto un Terzo Settore che sa fare rete su un progetto comune, e soprattutto delle istituzioni capaci di sedere allo stesso tavolo con le associazioni per ascoltare le loro idee e realizzarle insieme», ha detto la ministra Alessandra Locatelli lunedì 11 settembre a Metaponto, al termine di un animato confronto con le tante realtà che hanno cooperato per dare vita al “Sogno del Capitano”: si chiama così il primo lido accessibile e sostenibile della Basilicata.

Inaugurato lo scorso 29 agosto 2023 sul lungomare Nettuno di Metaponto, il lido è nato all’interno del progetto “Open Basilicata – Il Turismo per tutti” con l’obiettivo di promuovere in Basilicata un turismo inclusivo ed è il frutto della collaborazione tra il Comune di Bernalda, il Consorzio La Città Essenziale e i partner dell’ats – Cooperativa Oltre L’Arte, Cooperativa Prato Verde, Anfass Policoro, 2he , TiEmmeA aps, Ente Nazionale Sordi.

«Lavorare insieme associazioni del terzo settore, istituzioni e anche mondo privato credo sia l’unico modo per cercare nel futuro di rispondere meglio ai bisogni di tutti i cittadini. Qui oggi vedo un grande esempio, un bellissimo inizio: la legittimazione delle istituzioni insieme al fatto che il terzo settore riesce ad arrivare in modo capillare su tutto territorio sono armi davvero preziose per rispondere a tutte le sfide del futuro», ha dichiarato la ministra per la disabilità Alessandra Locatelli.

Tra sogno e intuizione

L’esperienza metapontina nasce dall’incontro tra un sogno e un’intuizione. Il sogno è quello del poliziotto Gaetano Fuso, già in servizio a Metaponto, prima di ammalarsi di sla. Poi la terribile malattia e il suo amore per il mare si trasforma in una lotta per i diritti delle persone con disabilità a poter godere, come tutti, del sole e dal mare in spiagge accessibili. La prima a marina di Melendugno, sua città Natale: grazie all’aiuto di famiglia e amici. Nel 2015 è nata l’associazione “Io Posso” che è riuscita a progettare una Terrazza sul mare, attrezzata per le gravi disabilità. Ma è il 16 settembre 2017 quando il sogno del Capitano incontra l’intuizione dell’amministrazione comunale di Bernalda e del suo sindaco Domenico Raffaele Tataranno, in visita alla Terrazza, a San Foca. «Quando dissi a Gaetano che volevamo realizzare anche noi un lido accessibile, che gli avrebbe concesso di tornare nella sua Metaponto, aiutandosi con il sintetizzatore vocale, lui rispose che i tempi della politica non erano compatibili con i tempi delle persone con disabilità. Gaetano infatti ci ha lasciati nel 2020».

Il lido, aperto lo scorso agosto, è realizzato con una struttura interamente ecosostenibile ed è il primo stabilimento balneare lucano con servizi totalmente accessibili a tutte le persone con qualunque tipo di disabilità. «L’amministrazione comunale si sta facendo promotrice di una realtà di accoglienza, sensibilità e solidarietà, dedicandosi allo sviluppo di una “hospitality for everyone”. Perché questo lido rappresenta solo un punto di partenza per il nostro territorio che vuole essere più inclusivo e più accessibile per tutte le persone» continua il sindaco Tataranno.

Co-progettare per guardare lontano

«Siamo molto orgogliosi di essere tra i promotori del primo lido inclusivo in Basilicata. “Il sogno del capitano” si colloca infatti nel solco dei diversi progetti che come rete consortile stiamo portando avanti in materia di turismo accessibile in Basilicata», ha spiegato il presidente de La Città Essenziale, Giuseppe Bruno. «La Città Essenziale ha nella sua base sociale diverse realtà impegnate con le persone con disabilità e siamo da sempre in prima linea nella progettazione di iniziative e servizi volti a intercettare le esigenze di queste persone. Ci stiamo impegnando per rendere il nostro territorio accessibile a 360 gradi, sia per la comunità locale che per i visitatori in arrivo, mettendo a sistema una molteplicità di servizi e convenzioni atti a ridurre le barriere architettoniche, facilitare gli spostamenti e rendere il territorio realmente inclusivo. Stiamo lavorando su alcuni luoghi che speriamo possano generativi di un buon cambiamento culturale verso un’accessibilità turistica a disposizione di tutti».

La Città Essenziale è capofila di una larga compagine di enti del Terzo Settore che stanno contribuendo a questo progetto sin dalla sua nascita. Un’esperienza di co-progettazione tra privato sociale e istituzioni che segna un passo nuovo in Basilicata e lascia il solco aperto a nuove possibilità, secondo una modalità – quella della co-progettazione pubblico e privato sociale – ancora poco sfruttata in regione.


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