Operatività di strada, Nuoro si mette in ascolto dei giovani

Un progetto del Comune affidato alla cooperativa sociale Lariso, con attività di promozione del benessere giovanile e dell'intera comunità. Un lavoro che coinvolge una rete di associazioni e di tutti gli attori del capoluogo barbaricino. Il primo evento, “Buona la prima”, per tre giorni ha animato i locali dello Spazio Giovani

di Luigi Alfonso

Il Progetto di Operatività di strada, promosso dall’Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Nuoro, ha superato la prima tappa del percorso gestito dalla cooperativa sociale Lariso. Il Servizio di Operatività di strada mira a realizzare una serie di attività di promozione del benessere giovanile e della comunità nuorese, lavorando in rete con tutti gli attori del territorio impegnati in iniziative sociali, culturali, sportive, artistiche e di promozione del lavoro, coinvolgendo tutte le realtà che abitano la strada e promuovendo più in generale la responsabilizzazione della comunità locale. Le attività si baseranno sull’ascolto, sull’animazione sociale e sulla progettazione partecipata di eventi, microlaboratori, iniziative, workshop con e per i ragazzi, nell’ottica di supportare lo sviluppo di una comunità competente e nella prospettiva di creare ponti tra persone, associazioni e istituzioni.

Nello scorso week end è stato raggiunto il primo step, con l’inaugurazione di una mostra di opere realizzate da giovani artisti nuoresi. La manifestazione culturale, denominata “Buona la prima”, per tre giorni ha animato i locali dello Spazio Giovani di via San’Emiliano, a Nuoro, con laboratori, esposizioni e musica organizzati da un gruppo di ragazze e ragazzi nuoresi che vivono in prima persona le piazze della città. Sono stati proprio loro a volersi presentare attraverso la propria arte. Vi hanno preso parte, tra gli altri, gli artisti Tachipirina Inversa, Kermyt, Leaf Seller e Michelle. Si è spaziato dalla fotografia al disegno, dall’elaborazione digitale al video editing. Inoltre, i laboratori di writing e disegno 3D erano aperti a giovani che si sono iscritti gratuitamente sul posto.

«È stato il primo evento di una serie che stiamo programmando», spiega Fausta Moroni, assessora comunale al Benessere delle persone e della comunità. «Abbiamo registrato una grande partecipazione di giovani, e questo è beneaugurante. Per 15 mesi gli operatori si muoveranno nelle piazze e nelle strade di Nuoro intercettando i bisogni, spesso inespressi, della fascia adolescenziale e giovanile. Attraverso l’uso dei social network stimoleranno la partecipazione attiva anche negli spazi virtuali. Puntiamo sulla collaborazione attiva con la comunità e nella condivisione delle responsabilità. Inoltre, vogliamo superare la narrazione che spesso vede il mondo giovanile descritto con parole come “disagio” e “problema”. Pensiamo che una maggiore apertura al dialogo e un cambiamento nell’approccio con i giovani sia il piede giusto con cui partire: per questo motivo non abbiamo fatto calare l’iniziativa dall’alto, come sovente fanno gli adulti e le istituzioni, ma abbiamo coinvolto gli stessi protagonisti sin dalla fase progettuale, mettendoci in una posizione di ascolto. Nuoro, rispetto ad altre città, ha conservato la tradizione dei ritrovi giovanili nelle piazze e nelle strade, un’abitudine decisamente più diffusa nel passato. Questa peculiarità deve essere valorizzata in positivo. Il lockdown del 2020 e le successive restrizioni Covid hanno un po’ modificato le abitudini dei ragazzi, ma ora fortunatamente si sta tornando alla normalità. Pur nelle ristrettezze economiche dovute anche al periodo non facile, l’Amministrazione comunale sta cercando di reperire ulteriori risorse per portare il numero degli operatori da tre a quattro, in modo da aumentare gli interventi su strada: per legge, infatti, in questo ambito gli operatori devono intervenire in due, non di meno».

La cooperativa Lariso per il momento mette in campo tre operatori di strada e un coordinatore. «L’Operatività di strada del Comune di Nuoro è la risposta concreta ai bisogni, troppo spesso non ascoltati o sottovalutati dagli adulti, dei giovani del territorio», sottolinea Salvatore Sanna, responsabile del progetto. «A concetti quali “prima i giovani” “protagonismo”, “identità”, che spesso sono rimasti solo belle parole, il servizio si pone come opportunità concreta per i futuri cittadini di vivere esperienze reali di partecipazione attiva o di esprimere il proprio talento o semplicemente di esprimere la propria diffidenza e critica verso un mondo adulto-centrico pieno di contraddizioni e incerto, nel pieno riconoscimento del loro valore per e nella comunità. È un progetto di ascolto e fiducia incondizionata nei giovani e nelle loro competenze, senza se e senza ma».

Sanna poi precisa che «l’operatività di strada vuole ridare alle piazze e ai luoghi pubblici, vissuti dai giovani, la connotazione di luoghi di socializzazione, incontro e confronto e non quella stereotipata di luoghi di disagio e devianza, attraverso la valorizzazione di chi le abita. Lo faremo con operatori formati e motivati il cui approccio è quello di creare ponti e relazioni tra i gruppi informali e gli attori del territorio».

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