Beni confiscati
Palermo, Borgo Molara. Da bene confiscato alla mafia a giardino di comunità
Tre associazioni restituiscono un'area verde di 5mila metri quadri alla cittadinanza: da covo della criminalità e discarica a spazio aggregativo ed educativo. Una rigenerazione che parla il linguaggio del volontariato e della co-progettazione

Nel 1996, Bernardo Brusca era riuscito a sfuggire dalla Villa di Borgo Molara nonostante gli agenti della Dia avessero circondato ogni strada di accesso e di uscita, un dedalo di stradine a muri altissimi immersi nel verde, da Borgo Molara, una frazione sotto Monreale, appena fuori Palermo.
Nel 2022, Borgo Molara – confiscato nel 2019 alla criminalità organizzata ed assegnato all’associazione “People Help the People” – inaugura il proprio giardino, 5mila metri quadrati di area verde attrezzata, con giostre, piattaforme, e tante attività per bambini e ragazzi grazie anche al progetto “Have a Party Park for You-Happy”, coordinato da People Help the People e sostenuto dal dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del consiglio dei ministri.
Oggi, con il supporto del Centro servizi per il volontariato di Palermo-Cesvop, questo spazio verde è diventato finalmente un punto di riferimento per il quartiere dove si intrecciano storie di volontariato, solidarietà e speranza.

L’iniziativa è stata organizzata da tre associazioni: oltre alla People Help The People, anche PedagogicaMente e Butterfly Dreams si sono unite all’obiettivo comune di promuovere aggregazione sociale e partecipazione attiva, a partire dall’inaugurazione della Bacheca delle iniziative, uno spazio per la condivisione e la promozione delle attività del territorio dove le associazioni hanno presentato i loro progetti per creare nuove sinergie con tutto il quartiere.
«Da cinque anni frequento questo posto a cui sono molto legato. È un posto bellissimo in cui ci sentiamo molto felici perché ci sono alcuni animatori che ci fanno divertire tantissimo», racconta Salvatore, 13 anni.
«Finalmente un luogo dove svolgere tante attività con i bambini e le bambine», «Per noi genitori è davvero una fortuna che ci sia questo spazio verde dove i nostri figli possono fare tanti giochi sani all’aria aperta», dicono quasi all’unisono Valentino Guardì, 20 anni che qui sta facendo il Servizio civile e Anna Orrù, una mamma di due bambini che frequentano il giardino.

«Siamo molto soddisfatti dei risultati che abbiamo raggiunto se pensiamo che prima questo luogo era una discarica di rifiuti di ogni tipo. In questi anni la comunità di Borgo Molara ha accolto con entusiasmo questo spazio aggregativo ed educativo all’aperto. Il nostro desiderio è pure quello di portare avanti in futuro alcune iniziative culturali che coinvolgano tutta la città. L’auspicio è quello di continuare ad avere sempre la forza e la capacità per sostenere la crescita di questo giardino. Con orgoglio, siamo stati pure oggetto di interesse di una università inglese che è rimasta colpita dalla storia di rinascita di questo luogo», ha sottolineato Giuseppe Labita presidente di People Help The People.

Per Giuditta Petrillo, presidente del Cesvop «Questa iniziativa rappresenta perfettamente l’essenza di Palermo “Capitale italiana del volontariato 2025”. Vedere un bene confiscato alla mafia trasformarsi in uno spazio di aggregazione e solidarietà attraverso l’impegno delle associazioni locali è la dimostrazione più tangibile di come il volontariato possa essere strumento di riscatto sociale e rigenerazione urbana. La collaborazione tra People Help The People, PedagogicaMente e Butterfly Dreams dimostra come i tavoli di co-progettazione territoriali stiano producendo frutti concreti, coinvolgendo direttamente i cittadini nella costruzione di una comunità più coesa».
credits foto People Help The People
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