Taranto, l’ex convento di San Gaetano diventerà un hub socio-culturale
Un bando congiunto di Fondazione Con il Sud e Comune di Taranto consentirà di valorizzare lo storico complesso del '700 già noto come Cantieri Maggese. L’obiettivo è quello di migliorare le condizioni di sicurezza, legalità e coesione sociale nell’Isola Madre, attraverso il coinvolgimento attivo della comunità. Il ruolo dell'associazione Symbolum, fondata da don Emanuele Ferro, nel progetto “L’isola che accoglie”
Un hub che metterà insieme attività sociali, culturali ed economiche, nel cuore della Città Vecchia. L’ex convento di San Gaetano, a Taranto, tornerà finalmente a risplendere dopo tanti anni di incuria e degrado. Lo storico immobile ospiterà un bar, uno Sportello d’ascolto dedicato a famiglie e minori e un altro dedicato all’abitare legale. Le iniziative saranno realizzate nell’ambito del progetto “L’isola che accoglie”, promosso dall’associazione Symbolum con un partenariato composto da 13 associazioni, cooperative sociali, fondazioni, imprese sociali, università e mondo imprenditoriale, selezionato con il bando promosso dalla Fondazione Con il Sud e dal Comune di Taranto.
«La nostra intenzione – spiega Marco Imperiale , è realizzare un'iniziativa innovativa, molto sperimentale per certi versi e che, unendo le forze del pubblico e del privato, permetta di ottenere un immobile dall'importante valore storico e di fare un'occasione di ripartenza e coinvolgimento per gli abitanti della “Città Vecchia”. In questo progetto c'è un po' tutto questo. Ci sono opportunità lavorative, c'è sostegno a chi è in difficoltà, c'è la possibilità di condividere, costruendole e pensandole insieme, attività e iniziative culturali. Ci sono, quindi, coeso sociale e sviluppo: due elementi strettamente connessi che guidano da sempre l'attività della nostra Fondazione, » .
L’iniziativa permetterà la formazione e l’assunzione di quattro giovani che si occuperanno della gestione del bene, oltre al coinvolgimento della comunità locale nella realizzazione di eventi culturali, laboratori e cantieri didattici e a percorsi formativi dedicati a 30 giovani nel settore edile e in quello della ristorazione (servizio bar e caffetteria), nell’ambito della sostenibilità ambientale e dei mestieri connessi (pesca, mitilicoltura sostenibile, falegnameria del mare).
«Quando abbiamo avviato questa operazione di recupero, con la fondamentale collaborazione di Fondazione con il Sud, avevamo ben chiara una necessità: non basta ristrutturare le pareti, se non hai le persone che sappiano poi prendersene cura», sottolinea il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. «Per questo, all’intervento edilizio abbiamo affiancato la progettazione sociale, un bando che sapesse individuare la vivacità e l’impegno necessari per portare avanti quell’iniziativa in Città Vecchia. Un luogo fragile, ma prezioso e identitario, sul quale abbiamo investito tante risorse e tante idee affinché vi attecchiscano legalità e voglia di futuro».
Il bando congiunto Fondazione Con il Sud–Comune di Taranto, promosso nei mesi scorsi, prevedeva la valorizzazione del complesso dell’ex convento (già noto come Cantieri Maggese, costruito alla fine del ‘700 e restaurato dopo un crollo avvenuto negli anni ’50 del Novecento), con l’obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza, legalità e coesione sociale nell’Isola Madre, attraverso il coinvolgimento attivo della comunità.
«È un luogo simbolo della Città Vecchia, in quanto ha fatto parte in passato di altri progetti di ristrutturazione che, per motivi vari e responsabilità individuali, ma soprattutto per una cattiva programmazione delle Amministrazioni precedenti, non hanno portato a risultati concreti», commenta Elena Modio, responsabile del progetto. «È un luogo di degrado architettonico e sociale. Nonostante l'impegno di tanti giovani e Associazioni, la struttura era stata abbandonata e vandalizzata. Vale la pena di ricordare che l'associazione Symbolum nasce per volontà di don Emanuele Ferro, che si occupa di tutte le parrocchie della Città Vecchia, per fornire uno strumento che riuscisse a concretizzare tutti i progetti cui pensaremo a favore del centro storico di Taranto. abbiamo aperto una bottega artigianale gestita da ragazzi del luogo, un esempio di imprenditorialità dal basso partita da giovani vulnerabili, cui viene offerta offerta la possibilità di emanciparsi dal bisogno. Abbiamo pensato di coinvolgere attori locali ma anche realtà culturali come il Politecnico di Milano e la Fondazione Homers, in modo che ci sia un accompagnamento di natura formativa. Queste persone devono riscoprire l'orgoglio dell'appartenenza verso i luoghi che abitano, dove spesso prevale l'emarginazione. È un lavoro duro ma non ci spaventa perché siamo in buona compagnia».
La Fondazione Con il Sud sosterrà il progetto con circa 350mila euro. Il Comune di Taranto assegnerà l’immobile al partenariato promotore dell’iniziativa per un periodo non inferiore ai 10 anni. L’intervento di recupero del Comune si inserisce nel programma SISUS (Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile), finanziato con il POR Fesr-Fse Puglia 2014-2020, che anticipa e integra, sia nei contenuti che negli obiettivi, il complessivo Piano di Interventi per il Recupero, la Riqualificazione e la Valorizzazione dell’Isola Madre (Città Vecchia), finanziato con risorse del CIS Taranto, ed il piano strategico comunale di riconversione e sviluppo denominato “Ecosistema Taranto”.
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