Mondo
Vittime dei cambiamenti del clima 175 milioni di bambini
Dati diffusi in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite di Durban
di Redazione
Il cambiamento climatico farà aumentare il numero di bambini vittime dei disastri ambientali, da circa 66,5 milioni l’anno (1990) a ben 175 milioni l’anno (globalmente) nel prossimo decennio. La metà dei casi di malnutrizione registrati globalmente è collegato a fattori ambientali come l’inquinamento, la siccità e la scarsità dell’acqua, perpetuando un circolo vizioso di impoverimento e di danni ecologici.Le stime indicano che, soprattutto a causa degli effetti del cambiamento climatico, il numero di casi di diarrea dovrebbe aumentare tra il 2 e il 5 % entro il 2020 nei paesi con reddito procapite inferiore a $60.000. In alcune zone dell’Africa, i casi di diarrea potrebbero aumentare del 10%. La scarsità dell’acqua colpisce già tutti i continenti. Circa 1,2 miliardi di persone, ovvero un quinto della popolazione mondiale, vivono in aree in cui l’acqua è scarsa, mentre 500 milioni si stanno avvicinando a questa situazione. Con lo scenario attuale, entro il 2030 quasi la metà della popolazione mondiale vivrà in zone ad alto stress idrico, tra i 75 e i 250 milioni di persone nella sola Africa. Inoltre, la scarsità d’acqua in alcune zone aride e semi aride colpirà da 24 milioni a 700 milioni di persone.
Sono dati ricordati da Unicef, in vista della diciasettesima Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (COP17) che si terrà a Durban. «L’Unicef sosterrà con forza le ragioni dei più poveri e vulnerabili, soprattutto le donne e i bambini, che risentono fortemente dei cambiamenti metereologici e dei disastri ambientali. Molti bambini si trovano già a dover fronteggiare rischi climatici come cicloni, mareggiate e temperature estreme, che incidono sulle loro possibilità di sopravvivenza e sul loro benessere. Alcune delle malattie killer di bambini sono molto sensibili ai cambiamenti climatici. L’innalzamento delle temperature è collegato con un aumento dei tassi di malnutrizione, di colera, diarrea, febbre dengue e malaria. Anche impatti più lievi del cambiamento climatico potrebbero comportare conseguenze nel lungo periodo sullo sviluppo dei bambini, minacciando così il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. L’Unicef si assicurerà che le voci dei giovani vengano ascoltate durante i negoziati e che le loro soluzioni, in risposta ai cambiamenti climatici, vengano prese in considerazione», ricorda il fondo delle nazioni unite per l’infanzia.
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