Welfare
WELFARE. Moratti: “Più collaborazione tra profit e non profit”
Il sindaco di Milano al Drugs off Day di San Patrignano
L’inclusione sociale, secondo il sindaco di Milano Letizia Moratti, non può avere steccati. Profit e non profit devono unirsi per trovare, insieme, ognuno con le proprie competenze e specificità, strumenti nuovi per affrontare le nuove esigenze del sociale. Lo ha chiarito partecipando, sabato a San Patrignano al forum “Diamanti Nascosti: i benefici dell’inclusione sociale” assieme al ministro dell’agricoltura senegalese Hamat Sall, al presidente di Fondazione Parada Miloud Oukili e alla presidente dei Giovani imprenditori Federica Giudi. La cornice era quella del Drugs off Day, una giornata tutta dedicata alla riflessione sulla lotta alle nuove droghe voluta.
“Abbiamo bisogno di un cambio di cultura – ha affermato il sindaco di Milano – l’inclusione sociale si favorisce non con strumenti di tipo dirigista, ma progettando un percorso diverso per ognuno che tenga conto delle esigenze di ogni singola persona da aiutare. Un po’ quello che succede qui a San Patrignano”. L’obiettivo, ha proseguito, è quello di fornire a tutti le stesse possibilità, non imporre lo stesso percorso. E per andare incontro ad esigenze così differenziate, occorre unire le forze, spiega: “Profit, non profit, istituzioni e aziende, insieme per dare a tutti risposte adeguate, mettendo a frutto le varie competenze”.
Il sindaco di Milano ha fatto un unico, significativo, esempio: La Grameen Bank fondata da Mohammed Yunus e finanziata da una multinazionale come Danone. Un modello da esportare, spiega, anche nella lotta al consumo di droga. “Meno politica, nel senso di dibattiti e discorsi, più collaborazione sul territorio a tutti i livelli“: questo lo slogan coniato da Moratti per l’occazione.
Con un ultima precisazione: “Quando si parla di sociale – ha spiegato – la valutazione dei risultati e del merito non esistono. Se l’obiettivo è quello di collaborare con le aziende, questa logica non è più adeguata. Il bilanciamento dei costi e dei benefici dovrà entrare nella pratica quotidiana delle aziende non profit. E l’accountability sarà il principio fondamentale con il quale il pubblico sceglierà a chi affidera progetti d’inclusione sociale”.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.