Mondo

Zaia: Ci vuole un patto che garantisca i produttori

Intervista al ministro dell'Agricoltura

di Redazione

«Èevidente che esiste un problema di filiera. Che non può essere risolto, dato che operiamo nel mercato comune, con un intervento puramente nazionale». Luca Zaia, ministro alle Politiche agricole ha ben presente la situazione italiana: «La crisi è pesante e va affrontata insieme».
Vita: Ritiene utile una riorganizzazione del comparto?
Luca Zaia: Serve un Rinascimento dell’agricoltura e un progetto comune che punti sull’identità e la qualità. Il nostro è un settore primario dalle forti connotazioni identitarie, siamo il Paese con il maggior numero di Dop e Igp. Ma non possiamo competere con Paesi che hanno costi di manodopera decisamente inferiori. Dobbiamo puntare sull’identità territoriale, sulla qualità e sulla riorganizzazione delle filiere. La politica agricola italiana si fa soprattutto in Europa. Siamo riusciti a far passare molti provvedimenti che coincidono con gli interessi dei nostri agricoltori. In ottobre abbiamo anticipato il pagamento del 70% dei fondi Pac 2009 per circa 3,6 miliardi.
Vita: Come aumentare la remunerazione degli agricoltori?
Zaia: Serve un intervento di regolazione dei rapporti contrattuali che passi attraverso accordi interprofessionali. L’abbiamo proposto in sede europea per il latte. Occorrono però anche più trasparenza (con l’obbligo dell’evidenza dell’origine del prodotto in etichetta) e un patto tra gli attori della filiera. Un patto che garantisca redditività ai produttori e agli altri soggetti coinvolti e prezzi equi per i consumatori.
Vita: Come impedire le speculazioni?
Zaia: Il cibo non è una merce come le altre. Un principio che abbiamo affermato nella dichiarazione del G8 dell’Agricoltura. Abbiamo anche scritto che bisogna individuare, a livello internazionale, meccanismi di monitoraggio e di analisi sulla volatilità dei prezzi e sulle speculazioni.
Vita: I fondi comunitari vanno aumentati?
Zaia: Sono uno strumento che va aggiornato, ma anche rafforzato.
Vita: I produttori sollecitano una semplificazione degli adempimenti?
Zaia: La burocrazia non deve essere l’ennesima tassa, ma dobbiamo ricordare che i cittadini chiedono trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche.

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