«Rappresentiamo il sogno dei giovani del nostro continente che vogliono lasciare un segno nel mondo. Ma che, ovunque vadano, devono sempre affrontare ostacoli insormontabili». Le parole del regista dello spettacolo teatrale Zambezi Express, Saimon Mbaso Phiri, restituiscono a fondo il carico di aspettative che l’Africa intera riversa sui Mondiali. E che i Siyaya (così si chiama il gruppo di attori, musicisti e danzatori, originari dello Zimbabwe) ha voluto raccontare con la storia di Zilli, giovane cittadino e aspirante calciatore di una township dello Zimbabwe, in attesa dello Zambezi Express. Il treno lo porterà lungo le strade dell’Africa, fino al Sudafrica, dove Zilli sogna di riscattarsi e giocare tra le stelle del calcio. «Anche se nella maggioranza dei casi le persone non riescono a realizzare i propri sogni, noi vogliamo dire loro che la felicità è possibile», spiega il regista. Anche gli attori sanno cosa significa immaginare il proprio futuro da una township. «Siamo tutti originari di Makokoba, una delle township di Bulawayo», spiega Ishmael Muvingi, attore, «e oggi viviamo lontano». Lo spettacolo è approdato in Zimbabwe, ma presto sarà al Festival di Edimburgo. Dalle township all’Europa, i sogni dei Siyaya sono senza confini.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.